Molti i temi affrontati nel corso della riunione plenaria dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica svoltasi il 7 aprile alla presenza del ministro Bianchi e del Sottosegretario Rossano Sasso.
“L’inclusione è il principio che sta alla base della nostra scuola” ha sottolineato il Ministro Bianchi che ha aggiunto: “Questo Osservatorio è fondamentale, ci consente un confronto costante grazie all’ascolto delle voci di quanti lavorano quotidianamente e costantemente per il benessere delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi”.
Sul tema dell’assistenza specialistica per l’autonomia e la comunicazione non pochi fra i partecipanti hanno evidenziato che bisogna iniziare a pensare alla opportunità di “statalizzare” gli educatori e il personale che a vario titolo si occupa dell’inclusione degli alunni con disabilità.
Sono diverse decine di migliaia gli educatori che oggi intervengono nelle scuole per garantire l’inclusione degli alunni: sono per lo più dipendenti di cooperative, molto raramente di enti locali e sono contrattualizzati in modo molto diversificato nei diversi territori.
I dirigenti del Ministero presenti all’incontro hanno segnalato che nei prossimi giorni verranno fornite le istruzioni definitive per dare avvio ai percorsi formativi previsti dalla legge di bilancio rivolti a tutto il personale docente che opera in classi con alunni con disabilità.
Più di una associazione ha parlato della necessità di garantire la continuità didattica agli alunni con disabilità. Ma molto spesso accade che il diritto dell’alunno deve essere contemperato con i diritti dei docenti. E non è mancato chi ha osservato che laddove i due diritti non siano conciliabili il diritto dell’alunno con disabilità deve prevalere sul diritto del lavoratore.
A nome dell’ANCI è intervenuta l’assessora all’istruzione della Città di Torino Antonietta Di Maritino che ha sottolineato: “Il tema dell’inclusione rappresenta la base fondante della scuola e per questo riteniamo come Anci molto importante per proseguire nel percorso di riforma dell’inclusione scolastica il supporto che i Comuni offrono, in particolare sulla parte dell’assistenza per l’autonomia e la comunicazione: oggi, in Italia gli assistenti specialistici sono più di 57.000 e la loro presenza è ormai strutturale e in dimensione significativa, per questo sarebbe necessario garantire anche ai Comuni le risorse necessarie per tale funzione come avviene per Province e Città Metropolitane”.
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