Un insegnante di diritto dell’Itis Curie-Sraffa di Milano, che aveva accompagnato alcune classi dell’istituto allo Spazio Teatro 89 per assistere allo spettacolo “Herr Doktor”, incentrato sulla figura di Goebbels, in occasione del Giorno della Memoria, mentre l’attrice elencava il numero delle vittime della Shoah, ha interrotto il monologo urlando frasi negazioniste.
È accaduto giovedì 26 gennaio nel corso dello spettacolo di “Equivochi Compagnia Teatrale” sul ministro della Propaganda del Terzo Reich. Quando l’attrice Beatrice Marzorati ha iniziato ad elencare dal palco il numero dei morti della Shoah, il docente si è alzato in piedi e dalla platea ha urlato frasi come “questa è la vostra verità, voi non dite la verità, dite solo quello che vi fa comodo, voi state gonfiando completamente i numeri”.
Quando l’attrice ha replicato che “questa è storia”, il professore ha ribattuto che “invece questa è ideologia”.
L’attrice ha poi dichiarato alla stampa: “Abbiamo cercato di calmarlo per proseguire lo spettacolo e riprendere eventualmente al termine della rappresentazione il momento di confronto, ma lui ha deciso di lasciare la sala”.
A denunciare l’accaduto è stato un gruppo di colleghi d’istituto che hanno scritto una lettera alla dirigente scolastica, allo staff, al Consiglio d’istituto e al teatro, per dissociarsi “pubblicamente dalle esternazioni del docente presente allo spettacolo in veste di accompagnatore di una classe, sia come cittadini sia nel loro ruolo di formatori di adolescenti”.
Allo Spazio Teatro 89 sono arrivate anche le scuse della preside, per l’episodio inaspettato, imprevisto e imprevedibile che non rappresenta in alcun modo l’istituto: “Sarà mia cura assumere ogni necessario provvedimento una volta fatti i dovuti approfondimenti sulla dinamica dei fatti”.
La compagnia ha voluto a sua volta precisare: “Ci dispiace che il professore non abbia voluto fermarsi durante il dibattito e il confronto seguiti allo spettacolo. Dopo ogni spettacolo c’è stato un dibattito molto partecipato e interessante con il pubblico. Questo ci dà speranza ed energia. Ci teniamo a ringraziare tutti coloro che stanno esprimendo supporto e solidarietà, non soltanto per il nostro lavoro, ma soprattutto per ciò che significa ancora oggi e per sempre il Giorno della Memoria”.
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