Garantire l’istruzione anche ai figli di stranieri non in regola con il permesso di soggiorno è un diritto ormai acquisito in tutti i più moderni Paesi del mondo. Non si avevano notizie, invece, sul fatto che immigrati illegali potessero produrre domanda per ricevere delle borse di studio per frequentare le università statali. L’innovativa norma, che supera il diritto all’istruzione, è stata approvata qualche giorno fa in California: con la ratifica da parte del governatore Jerry Brown della seconda parte della proposta di legge, sabato 8 ottobre il cosiddetto “Dream Act”, il supporto finanziario ai clandestini, è diventato realtà.
La novità è che a partire dal 1° gennaio del 2012 i giovani immigrati clandestinamente in California potranno fare domanda per ricevere borse di studio provenenti da fondi non governativi. E non solo: esattamente un anno dopo, dal 1° gennaio del 2013, saranno a disposizione degli stessi studenti non regolari anche aiuti finanziari provenienti dai fondi statali.
A ben vedere, la legge è un aggiornamento di un provvedimento del 2001 che garantiva agli studenti senza documenti il pagamento di rette universitarie uguali a quelle degli studenti californiani, a patto che avessero studiato in una scuola superiore della California per almeno tre anni, avessero ottenuto un diploma e dimostrato di essere intenzionati a ottenere la cittadinanza americana. Di solito le rette universitarie per gli studenti stranieri o non residenti in California arrivano a essere cinque volte più alte di quelle pagate dai residenti.
“Il futuro dell’economia californiana dipende dalla capacità di questi studenti di laurearsi, di raggiungere risultati eccellenti e di contribuire alla nostra economia. Questa legge creerà nuove opportunità“, ha detto Gil Cedillo, membro del congresso della California che ha promosso la parte del provvedimento che entrerà in vigore all’inizio dell’anno prossimo. Ora i sostenitori del “Dream act” puntano a far sì che gli immigrati illegali possano avere la patente di guida americana, un ulteriore passo avanti verso la messa in regola degli immigrati illegali.
Nonostante porti lo stesso nome, il “Dream Act” della California non deve essere confuso con la proposta di legge federale che ha cercato, senza successo, di permettere agli immigrati illegali negli Stati Uniti di ottenere la cittadinanza americana attraverso il servizio militare o l’istruzione nelle università americane. Quella della California è una norma che farà parlare perché formulata sulla base di un testo chiaro ed inequivocabile. Anche in altri Stati, tuttavia, sono già stati adottati prevedimenti simili: Illinois, Kansas, Maryland, Nebraska, New Mexico, New York, Oklahoma, Texas, Utah, Washington e Wisconsin. Il “vento” non soffia tuttavia sempre dalla stessa parte: negli ultimi anni in altri dieci Stati statunitensi sono stati approvati provvedimenti che vietano l’abbassamento delle rette universitarie per gli studenti immigrati illegalmente. Forse è giunto il momento di regolare la materia attraverso indicazioni o raccomandazioni sovranazionali.
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