Energica presa di posizione dei ricercatori della Facoltà di Lingue di Catania a seguito della scelta governativa di portare in discussione nelle aule parlamentari il Ddl sul riordino dello stato giuridico dei docenti universitari nonostante un ampio dissenso da parte del mondo accademico.
In un documento diramato alla stampa, dopo aver elencato i punti di disaccordo sulla contrattazione, definita fallimentare, condotta con il Ministero da parte del Crui, i ricercatori della Facoltà di Lingue di Catania dichiarano:
– di aderire alla settimana di blocco totale delle attività universitarie indetto dalle sigle sindacali e dai coordinamenti dei ricercatori in tutta Italia dal 21 al 26 febbraio;
– di promuovere l’occupazione del Rettorato per giorno 21 c.m., data di ingresso in Parlamento della legge, oltre ad ogni forma di pressione sulle forze sociali e politiche per sensibilizzare i soggetti coinvolti nell’attuale situazione dell’Università;
– di aderire allo sciopero del settore indetto dalle sigle sindacali per il 2 marzo;
– di sospendere la propria disponibilità a ricoprire insegnamenti nel prossimo anno accademico per l’intera durata della discussione parlamentare e di non rinnovare la disponibilità al superamento delle 120 ore frontali di lezione, come prescritto dalla legge e dal regolamento d’Ateneo;
– di promuovere iniziative quali blocchi di esami e lauree per tutto il periodo di discussione della legge.