Mettere a confronto un folto numero di politici e studiosi di istruzione sulle questioni più attuali, come le riforme in atto, in tema di formazione.
Con tale proposito si svolgerà dal 4 al 6 marzo una "tre giorni" dedicata interamente allo stato di salute dell’Istruzione in Italia e alle urgenze del sistema scolastico pubblico.
La manifestazione, chiamata "Una scuola per la cultura, il lavoro e la democrazia" e organizzata dal Centro d’Iniziativa Democratica degli Insegnanti nell’ambito del suo 34° convegno nazionale, si svolgerà presso l’aula magna della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Roma Tre.
Secondo gli organizzatori oggi il ruolo della scuola è divenuto quanto mai delicato, perché ha "il compito di permettere a un numero sempre crescente di cittadini l’accesso al sapere: dal possesso e capacità d’uso della lingua scritta e parlata, alle scienze e tecnologie, fino alle varie dimensioni dell’arte. Le riforme in atto e i tagli di risorse in questo settore – sostengono gli organizzatori del convegno – non vanno però nella direzione auspicata. Bisogna invece guardare a soluzioni che rispettino i principi di democrazia espressi nella nostra Costituzione e nella Carta dei diritti universali".
Una delle questioni centrali che verranno dibattute sarà quella delle grandi trasformazioni derivanti della modernità: a seguito della "globalizzazione dell’economia e dei mercati, dello sviluppo delle scienze e delle tecnologie – dicono i promotori della tra giorni che si concluderà il 6 marzo – è sempre più necessario aumentare il livello medio di cultura degli italiani". Nell’ultima sessione sarà proiettato il filmato delle interviste ad alcuni leader di partito per capire qual è il loro impegno nei confronti dell’istruzione, della formazione e ricerca.
Sono previsti interventi, nella giornata di apertura, del sindaco di Roma Walter Veltroni, del presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra, del rettore dell’Università Roma Tre e Guido Fagiani e del preside della Facoltà di Lettere e Filosofia Vito Michele Abrusci.
Tra i tanti relatori che hanno confermato la presenza figurano Carlo Bernardini (Università La Sapienza di Roma), Jerom Bruner (Università di New York), Tullio De Mauro (Filosofia del Linguaggio della Sapienza di Roma), Giulio Giorello (Filosofia della scienza dell’Università di Milano) e Gustavo Zagrebelsky (presidente emerito della Corte Costituzionale).
E’ prevista la presenza anche da parte di discreto numero di politici impegnati in prima linea nello studio delle riforme e dei miglioramenti alla qualità dell’istruzione: Beniamino Brocca, (responsabile politiche educative, Udc), Maria Coscia (assessore alle politiche educative e scolastiche del comune di Roma), Rosa Rinaldi (vice presidente provincia di Roma), Alba Sasso (deputato Ds), Albertina Soliani (senatrice della Margherita) e Vincenzo Vita (assessore alle politiche culturali Provincia di Roma).
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