A livello di status degli insegnanti, l’Italia è il fanalino di coda in Europa e tra i peggiori di una serie di Paesi del mondo: si posiziona infatti al 33mo posto su 35 nel Global Teacher Status Index 2018 e quindi è il Paese europeo partecipante con la peggiore posizione in classifica e l’economia occidentale consolidata.
Dall’ultima indagine, nel 2013, lo status degli insegnanti in Italia è peggiorato. Solo Israele e Brasile si collocano più in basso. I dati sono resi noti nel rapporto pubblicato dalla Varkey Foundation, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che opera nel campo dell’istruzione. Si basano su un sondaggio d’opinione e sull’analisi condotta dal professor Peter Dolton e dall’Istituto nazionale di ricerca economica e sociale su oltre 35.000 adulti di età compresa tra i 16 e i 64 anni e oltre 5.500 insegnanti in servizio in 35 paesi.
“Questo indice – spiega Sunny Varkey, fondatore della Varkey Foundation – fornisce finalmente una prova accademica a qualcosa che abbiamo sempre saputo istintivamente: il legame tra lo status degli insegnanti nella società e il rendimento dei bambini a scuola. Ora possiamo affermare senza ombra di dubbio che il rispetto degli insegnanti non è solo un importante dovere morale, ma è essenziale per i risultati scolastici di un paese”.
“Quando cinque anni fa abbiamo realizzato il Global Teacher Status Index, il peso delle prove che rivelavano il basso status degli insegnanti in tutto il mondo ci ha fatto allarmare”.
“È stato questo che ci ha spinto a creare il Global Teacher Prize, che mette in luce lo straordinario lavoro che gli insegnanti svolgono in tutto il mondo. È incoraggiante vedere che dal primo Global Teacher Status Index si è verificato un modesto miglioramento dello status degli insegnanti a livello globale. Ma c’è ancora una montagna da scalare prima che agli insegnanti di tutto il mondo venga riconosciuto il rispetto che meritano. Dopo tutto, hanno la responsabilità di plasmare il futuro”.
Il professor Peter Dolton, direttore di ricerca presso l’Istituto nazionale di ricerca economica e sociale del Regno Unito, ha sottolineato che “Da quando abbiamo misurato lo status degli insegnanti cinque anni fa, nella maggior parte dei paesi intervistati lo stesso ha registrato un aumento. Anche la fiducia del pubblico nel proprio sistema educativo è aumentata. Ma l’insegnamento rimane una professione di fascia media in molti paesi e persistono forti differenze”.
“Ancora una volta abbiamo visto che gli insegnanti godono di uno status molto più alto nei paesi asiatici rispetto all’occidente. E ancora una volta abbiamo visto che lo status più basso si ottiene in Sud America. Nella stragrande maggioranza dei paesi gli insegnanti lavorano molte più ore di quanto il pubblico pensi, e sono pagati meno di quanto il pubblico ritenga opportuno. Allo stesso tempo, si è registrato un drastico calo del sostegno alla retribuzione degli insegnanti in relazione al rendimento”, ha concluso Dolton.
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