Da decenni, com’è ovvio, le riviste scientifiche non si occupano – in linee marginali – esclusivamente di neutroni, protoni e cellule biologiche, ma anche di teorie sociali, rapporti intrinsechi tra ambiente, stato, potere d’acquisto ed inserimento – didattico, lavorativo, sociale ed aggregario – degli individui di una definita società con determinate caratteristiche.
La scuola, come vettore conoscitivo ed identitario, risulta essere il luogo – fisico e mentale – in cui si polarizzano maggiormente all’occhio di un osservatore le divergenze sociali e didattiche associate ad uno studente o studentessa scaturite dall’inserimento economico delle rispettive famiglie.
I più poveri, così pare, hanno un rendimento maggiormente mediocre a scuola. A farlo presente è uno studio di Nature basatosi su dati collezionati nel Regno Unito negli ultimi due anni scolastici. In Gran Bretagna e altrove, l’influenza dello status socioeconomico familiare (SES) sull’istruzione è già evidente nella scuola primaria, e persiste e aumenta durante gli anni scolastici, con ragazzi e ragazze provenienti da famiglie povere che ottengono voti più bassi e ottengono meno titoli di studio rispetto ai bambini di famiglie maggiormente abbienti.
Ridurre l’effetto del background familiare sull’istruzione dei bambini è un obiettivo fondamentale di educatori, responsabili politici e ricercatori, ma il successo dei loro sforzi è finora scarsamente dimostrato, secondo i dati acquisiti da Nature.
È possibile affermare per la prima volta che in 95 anni in Gran Bretagna l’associazione tra SES familiare e rendimento scolastico dei bambini è rimasta stabile. In 16 coorti della popolazione britannica nate tra il 1921 e il 2011 (N = 91.935), è stato possibile confermare i risultati precedenti di una correlazione tra SES familiare e rendimento scolastico dei bambini di 0,28, dopo aggiustamento per fattori di confondimento specifici della coorte.
Contrariamente all’assunto popolare che la disuguaglianza di fondo familiare sia aumentata nel tempo, abbiamo osservato solo differenze minime nell’associazione tra SES familiare e rendimento scolastico tra le coorti britanniche.
Lo studio di Nature sostiene che le politiche educative debbano dare la priorità all’equità nei risultati dell’apprendimento rispetto all’uguaglianza nelle opportunità di apprendimento, se cercano di interrompere il perpetuarsi della disuguaglianza sociale ed economica attraverso le generazioni. Lo studio ipotizza, in conclusione, che l’influenza del SES familiare sull’istruzione dei bambini si indebolirà notevolmente solo se le strutture dell’istruzione primaria diventeranno attrezzate a sufficienza per soddisfare e rimediare ai bisogni differenziali di apprendimento dei ragazzi.
Il SES familiare cattura una moltitudine di fattori che interagiscono per modellare lo sviluppo neuro-cognitivo dei bambini attraverso percorsi biologico-sinergici, sebbene sia tipicamente reso operativo dal livello di istruzione, dall’occupazione e dallo stato di reddito dei genitori.
La SES di una famiglia rappresenta il loro capitale economico, ad esempio il loro accesso a una buona alimentazione, alloggi di alta qualità e trasporti sicuri; il loro capitale culturale, comprese le competenze, le abilità, i valori e le aspirazioni che la famiglia detiene; e il loro capitale sociale, che fa riferimento alla rete di relazioni personali e professionali di un gruppo familiare specifico.
Queste caratteristiche della SES familiare sono incorporate in un quadro ecologico più ampio che abbraccia, tra le altre cose, il quartiere, i mercati del lavoro locali e la qualità delle scuole vicine. L’influenza del SES familiare sull’educazione della loro prole emerge dalle esperienze dei bambini all’interno della famiglia e dalle condizioni che informano il loro ambiente più ampio.
Ad esempio, è stato riscontrato che i genitori con SES elevato parlano in media più spesso con i loro figli, utilizzando vocabolari più ampi e complessi e facendo riferimento a concetti più astratti rispetto ai genitori con SES inferiore.
A loro volta, i bambini provenienti da famiglie con alto SES sviluppano essi stessi una maggiore capacità verbale e acquisiscono maggiore familiarità con i modelli linguistici e i codici linguistici che prevalgono nei contesti educativi formali e che sono attesi dagli insegnanti rispetto ai bambini con bassa SES.
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