Sicurezza ed edilizia scolastica

Stefano Boeri: ecco le aule di domani

Al Fuorisalone del Mobile di Milano, e nel quadro dei finanziamenti del “Piano Scuola 4.0” per la trasformazione delle classi tradizionali in ambienti innovativi, è stata presentata un’installazione dal titolo “Ambienti di Apprendimento 4.0 per la Scuola del Futuro”, ispirata al Future Classroom Lab di European Schoolnet, nella quale ha collaborato Stefano Boeri Interiors e che si basa su tecnologie di avanguardia che ampliano le possibilità di studio oltre i confini dell’aula fisica. 

L’obiettivo è quello di abbattere i muri della classe fisica, permanente, tradizionale.

E infatti, si legge su Agi che ha intervistato Boeri, lo spazio è suddiviso in cinque aree principali, le cui caratteristiche riprendono le learning zone individuate dal Future Classroom Lab. 

Al centro troviamo la zona Present: un’agorà con divanetti fonoassorbenti e monitor interattivi in cui gli studenti hanno la possibilità di condividere ciò che creano. Un processo che va oltre la semplice presentazione e che include il confronto e l’ottenimento di feedback.

Sulla sinistra, l’area Investigate ed Exchange ospita tavoli per coding e robotica e serre idroponiche che favoriscono la collaborazione fra studenti, aspetto chiave dell’apprendimento, che permette di rafforzare il senso di responsabilità individuale e di gruppo, nonché la capacità di lavorare e prendere decisioni in team. L’area stimola inoltre la proattività e la manualità, invitando gli alunni a investigare e fare scoperte in autonomia.  

Sulla destra, l’area Develop, con tavoli e sedie che si possono usare o riporre in un mobile a seconda delle necessità e un carrello con monitor interattivi, favorisce l’apprendimento informale, la riflessione, lo studio individuale secondo i propri ritmi e propri interessi.   

Infine, nell’area Interact, i docenti guidano gli alunni nei vari step dell’apprendimento. Ciò non limita gli studenti a essere ascoltatori passivi, poiché, grazie all’integrazione delle nuove tecnologie, ognuno di loro può contribuire attivamente.

Al piano inferiore è possibile addentrarsi nell’area Create, dove gli alunni possono mettere in pratica quanto hanno imparato creando i propri contenuti digitali (audio e video) e comprende anche un photo booth e una postazione per la registrazione di podcast. È inoltre possibile trovare un’aula immersiva e visori per la realtà virtuale e aumentata.

Per sostenere le diverse esigenze di apprendimento che emergono, lo spazio è concepito con attenzione all’utilizzo di elementi flessibili e modulari, pareti mobili e arredi che possono essere spostati facilmente.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Mobilità 2025-2028, che punto è la trattativa? Quali novità sulle precedenze? Risponde l’esperto

Continuano in modo frenetico gli incontri tra organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2019/2021 e i…

22/11/2024

L’insegnante aggredita da 30 genitori è indagata: “Atto dovuto”. Lei replica: “Non verrà fuori nulla di compromettente”

L'insegnante di sostegno che è stata aggredita da una schiera di trenta genitori inferociti è…

22/11/2024

Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole: Valditara ricorda le vittime e rinnova l’impegno delle istituzioni

“Nella Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, il mio pensiero commosso va alle vittime…

22/11/2024

Susanna Tamaro: “L’uomo è complesso e l’algoritmo è rozzo. Educazione e selezione delle persone devono starne fuori”

La scrittrice Susanna Tamaro, in un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, ha fatto una…

22/11/2024

Riconoscimento anno 2013 per i docenti ed il personale ATA: come ottenerlo

La recente sentenza della Corte di Cassazione del 11 giugno 2024 ha aperto una significativa…

22/11/2024

Educazione civica e consumismo: la storia del cartello “Phoebus” e l’obsolescenza programmata

È bene diffidare di chi vede complotti ovunque. Eppure qualche complotto esiste: i giovani vanno…

22/11/2024