Attualità

Stem. Competenze digitali più elevate nelle ragazze rispetto ai coetanei maschi

La povertà educativa digitale è maggiore tra i maschi rispetto alle ragazze. Lo segnala il report di Save the Children, di cui abbiamo più volte riferito. A proposito di Stem, ovvero di discipline tecnologico-scientifiche, sfatato il falso mito dei ragazzi maggiormente “portati”.

Per la dimensione relativa all’alfabetizzazione di base, la povertà educativa digitale incide sui maschi per il 22% contro il 17% di incidenza per le ragazze, un risultato che non sorprende, spiegano gli autori del report di Save the Children. Infatti, guardando l’indagine ICILS 2018, pare che le ragazze di 13 anni in Italia ottengano punteggi più alti dei coetanei maschi: 469 punti contro i 454 dei coetanei maschi. Idem sul fronte europeo: la percentuale di ragazze con competenze digitali elevate è infatti maggiore di quella dei ragazzi: 32% contro 28.7%.

La popolazione obiettivo dell’indagine è costituita dai ragazzi dell’ultimo anno delle scuole secondarie di primo grado (13 anni), individuata tramite un elenco di scuole che hanno accettato l’invito di Save di Children.

Il campione affidabile

Dalla conoscenza delle caratteristiche delle scuole è stato possibile individuare 4 gruppi di minori, in base al livello educativo dei genitori (livello basso: licenza elementare e/o media inferiore; livello alto: licenza media superiore e/o università) e alla partecipazione (sì/no) a programmi di educazione digitale (svolti a scuola o fuori scuola).La dimensione finale del campione casuale (800 ragazzi) permette di ottenere stime statisticamente significative per la popolazione individuata e sufficientemente affidabili per i 4 gruppi di minori (150 ragazzi ciascuno).

SCARICA LA PUBBLICAZIONE

Lo strumento AbCD

Le competenze educative digitali sono state misurate attraverso lo strumento AbCD Autovalutazione di base delle Competenze Digitali, in riferimento a quattro aree: comprendere, essere, vivere assieme, vivere attivo e autonomo.

In generale, in fatto di alfabetizzazione digitale, si riscontra quanto segue:

  • circa il 10% degli studenti che hanno partecipato all’indagine pilota non è in grado di riconoscere una password di sicurezza media o elevata.
  • L’11% invece non sa condividere uno schermo durante una chiamata con Zoom. Tale percentuale sale al 15.2% per le chiamate con Teams.
  • Il 32.8% non è invece capace di inserire un link interattivo in un file di testo.
  • Il 29.3% non sa scaricare un documento condiviso da un insegnante sulla piattaforma della scuola.
  • Il 78.2% del campione non è in grado di riconoscere la notizia più recente su un portale che viene regolarmente aggiornato.
  • Il 45% non riconosce una pubblicità.
  • Il 26.4% non riesce a identificare correttamente il menu per scegliere le aree del sito.
  • Soltanto il 6.3% degli studenti risponde correttamente a tutte le domande di questa indagine.

Nell’anno di pandemia la didattica a distanza ha caratterizzato le vite di milioni di studenti e studentesse in Italia. Ma nonostante il tanto tempo passato di fronte agli schermi di pc e tablet, molti di loro risultano impreparati e senza le necessarie competenze per affrontare il mondo digitale che si è loro aperto davanti. Si è configurato in questo periodo una nuova dimensione della povertà educativa, la povertà educativa digitale. È quanto si legge nel report di Save the Children “Riscriviamo il futuro, l’impatto della povertà educativa digitale” aggiornato al 4 giugno 2021.

In fatto di alfabetizzazione social

Per quanto riguarda le competenze relative all’identità digitale e ai social media, l’indagine rivela:

  • Il 31.1% di chi ha partecipato all’indagine pensa che l’età minima per avere un profilo sui social, ad esempio Tik Tok o Instagram, sia inferiore ai 13 anni.
  • Il 7% pensa che l’età per poter accedere ai social sia 10 anni o meno.
  • Il 30.3% non conosce i passaggi necessari a rendere un profilo Instagram accessibile soltanto ai propri amici e non pubblico.
  • Il 56.8% invece non è a conoscenza delle regole relative alla cessione ai social della propria immagine ed il suo utilizzo da parte degli stessi.
  • Infine, alla domanda relativa a cosa farebbero i minori se un amico postasse sui social una loro foto divertente, ma senza aver loro chiesto il permesso, più di un quinto (il 21.2%) non indica alcuna risposta appropriata, nello specifico: domandare di cancellare la foto perché non è stato dato il permesso di postarla; rivolgersi ad un docente; ai genitori; fare una segnalazione ai social o, in casi estremi, alla polizia.

Di questo abbiamo discusso anche nell’appuntamento della Tecnica della Scuola Live dedicata al cyberbullismo.

RIVEDI LA DIRETTA

iscriviti

ISCRIVITI al nostro canale Youtube

METTI MI PIACE alla nostra pagina Facebook

Redazione

Articoli recenti

Saluto romano, gli studenti non si rendono conto del significato perchè ignorano la storia: per la ds De Luca quanto accaduto “è un segnale”

"Urge fare entrare lo studio della storia contemporanea nelle scuole affinché i fatti accaduti nel…

02/11/2024

Cesare Pavese: Indire e Gabinetto Vieusseux propongono un progetto per farlo conoscere ai più giovani

La scuola allo schermo: si intitola così un interessante progetto dell’Indire per promuovere nelle scuole…

02/11/2024

Giappone: sempre più studenti si assentono dalle lezioni

Nelle scuole elementari e medie del Giappone sempre più ragazzi disertano le lezioni, per il…

02/11/2024

Sciopero scuola 31 ottobre, tra legge di bilancio, precari, idonei 2020 e diritti dei lavoratori: le voci dei protagonisti

La Flc Cgil è scesa in piazza, giovedì 31 ottobre, per uno sciopero generale che…

02/11/2024

IA e robotica educativa nelle scuole, utile ma serve un approccio interdisciplinare

L’inserimento graduale delle nuove tecnologie tra cui l’intelligenza artificiale all’interno del contesto educativo scolastico sta…

02/11/2024

Interpelli per posti vacanti fino al 30 giugno 2025, in una scuola di Milano cercano docenti di sostegno per 7 posti della scuola primaria

Sono numerosi gli interpelli pubblicati nei vari siti istituzionali degli uffici scolastici provinciali di tutta…

02/11/2024