“Il grembiule rosa può essere dato un bambino, quello azzurro a una bambina. Smettiamola con gli stereotipi”: a sostenerlo è Suor Anna Monia Alfieri, Cavaliere al Merito della Repubblica ed esperta di politiche scolastiche, individuata pochi mesi fa tra i componenti della “cabina di regia” del progetto “Educare alle relazioni” (cancellato poi però prima che nascesse).
Interpellata dall’Adnkronos per commentare la decisione presa dall’Istituto Comprensivo di Salice Salentino-Guagnano, situato in provincia di Lecce, di utilizzare per maschietti e femminucce grembiuli tutti uguali, verdi (simbolo di uguaglianza e rispetto reciproco), e non più i tradizionali rosa e azzurri, Suor Anna Monia Alfieri ha spiegato che sarebbe bene fare “chiarezza: maschio e femmina li creò. Questo è un dato imprescindibile. La questione dell’orientamento sensuale è altra cosa: l’omosessualità esiste da sempre. Si nasce così. Non si può ridurre tutto a conseguenze di traumi”.
La scuola leccese ha deciso di avviare l’iniziativa del grembiule verde per tutti gli allievi per promuovere valori inclusivi e combattere contro gli stereotipi di genere. Il cambiamento è stato approvato dal Collegio dei docenti dell’Istituto, al termine di un percorso iniziato nel settembre 2023 grazie a una proposta della Commissione “Pari opportunità, politiche di genere e diritti civili” del Comune di Guagnano.
Il dirigente scolastico dell’istituto pugliese ha presentato l’iniziativa ai genitori come una grande opportunità educativa. La decisione verrà comunque attuata gradualmente, a partire dai bambini di nuova iscrizione con l’obiettivo di uniformare l’abbigliamento di tutti gli alunni negli anni a venire.
La Suora si è detta in linea con il ‘no’ all’iniziativa espressa da alcuni schieramenti politici, tra cui Fratelli d’Italia: si è detta quindi in disaccordo su quelle che definisce “forme di ostentazione riconducibili a carnevalate: il grembiule rosa può essere dato a un bambino, quello azzurro a una bambina. Smettiamola con gli stereotipi e con le omologazioni che possono ferire e generare forme di discriminazione. Non è omologando che si educa: al contrario, si educa accettando, facendo riflettere, testimoniando la bellezza e la sacralità della persona, di ogni persona”.
Secondo Suor Anna Monia Alfieri, tuttavia, i problemi della scuola “sono altri. Primo fra tutti il fatto che i genitori italiani non possono ancora scegliere liberamente, ossia a costo zero, la scuola per i propri figli, con il risultato che il pluralismo educativo è pressoché inesistente, proprio quel pluralismo che garantirebbe il confronto fra diverse posizioni che una società democratica deve non solo consentire ma approfondire e avvalorare”.
“All’inizio di un nuovo anno – continua -, non diamo spazio a finte polemiche o dibattiti triti e ritriti. Puntiamo, invece, a ciò che veramente conta: la libertà della scuola, la libertà della formazione, unico antidoto al monopolio e alla dittatura, da qualsiasi parte politica essa provenga: destra o sinistra. I dati parlano chiaro: gli studenti delle scuole paritarie sono 770 mila, quelli della statale 7 milioni. Gli alunni delle scuole paritarie dell’Infanzia sono 422 mila, alla Primaria sono 153 mila, alla Secondaria di primo grado 66 mila, al liceo sono 127 mila. E tutto è concentrato al nord, al sud, ormai, il pluralismo educativo è pressoché azzerato. Questa è la realtà che deve allarmare tutti”.
“Ecco perché sono convinta del fatto che il governo Meloni sarà in grado di dare ai genitori italiani la possibilità di scegliere la scuola per i propri figli. Non solo: sono parimenti convinta del fatto che il governo Meloni otterrà l’appoggio trasversale di tutte le forze politiche nel varare la riforma tanto attesa. Riportiamo, dunque, l’attenzione a ciò che veramente conta senza gettare benzina su temi certamente importanti ma per i quali la strada, ossia quella dell’accoglienza e del rispetto, è già stata individuata e dalla quale indietro non si torna. La strada del pluralismo educativo – conclude Suor Anna Monia Alfieri – è invece ancora tutta da percorrere”.
Ha fatto bene il ministero dell'Istruzione a non riprogrammare le prove concorsuali del 2022 (per…
Questa mattina, venerdì 20 dicembre, a Zagabria, in Croazia, un 19enne ha fatto irruzione in…
Un docente su due è favorevole a non appesantire il carico di lavoro degli studenti…
Sul portale INPA sono disponibili i due bandi per la selezione dei componenti delle commissioni…
L’istituto tecnico G. Marconi di Dalmine, in provincia di Bergamo, una delle istituzioni più all’avanguardia…
Alla fine l’educazione alimentare nelle scuole paga! Con tempi medio-lunghi, d’accordo, ma i risultati si…