La scuola deve tornare ad essere al centro dell’agenda politica del governo soprattutto per il sostegno e la difesa della dignità dei docenti che devono, e lo esprimiamo con forza e coraggio, essere motivati economicamente con stipendi dignitosi.
È vergognoso accontentare una professione intellettuale indirizzata all’educazione e alla formazione degli studenti, con pochi spiccioli dell’indennità di vacanza contrattuale in attesa che venga sottoscritto il nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro.
E una maggiore attenzione con pene severe e certe deve essere riservata ai docenti che hanno subito violenza nelle aule da parte degli alunni e dai genitori rei di essere ossessionati sindacalisti dei propri figli e gettano indiscriminatamente ogni colpa agli insegnanti, anche senza motivo.
Il prossimo anno scolastico dovrebbero portare le istituzioni dello Stato ad avere costante attenzione ai due temi caldi della scuola che sono le retribuzioni che vanno subito incrementate senza se e senza ma e gli episodi di violenza nelle scuole che vanno stroncato e puniti con pene esemplari. Insomma occorre raddrizzare la scuola prima che sia veramente troppo tardi.
Mario Bocola
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