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Stipendi. Di Meglio: 1300 euro al mese? Poi non ci domandiamo perché un docente non si sposta da Caltanissetta per il Nord

“Se diamo 1300 euro al mese a un insegnante, poi non ci domandiamo perché questo insegnante non si sposta da Caltanissetta per andare in nord Italia”. Così Rino Di Meglio all’incontro al Senato Per una scuola inclusiva, presentazione dei disegni di legge sul dimensionamento delle classi e sul reclutamento, organizzato dal Partito Democratico.

“Mi piacciono i due disegni di legge che avete presentato – chiarisce il coordinatore della Gilda Insegnanti in riferimento all’iniziativa legislativa promossa da Francesco Verducci (Pd, commissione Istruzione) – ma non vi nascondo che come sindacalista sono preoccupato dal fatto che il Parlamento sembra svuotato delle sue prerogative in cambio di provvedimenti legislativi che vengono presi in mano dal Governo”.

Ed entra subito nel merito delle criticità croniche del mondo della scuola: “La battaglia sugli organici è una battaglia continua che va avanti da anni. Ne è un esempio la lotta tra il Ministero dell’Economia e quello dell’Istruzione sulla questione dei posti: è una battaglia di fondamentale civiltà”.

E argomenta: “La scuola italiana è una fabbrica di precari. Bisogna intervenire con urgenza. È giusto costruire il futuro del reclutamento ma se non guardiamo all’immediato, il precariato prolifera e continua. Qualche giorno fa la Commissione europea, rispondendo a un nostro reclamo, ha raccomandato al Governo italiano di mettere in piedi provvedimenti seri sul fronte del reclutamento e della stabilizzazione per smetterla con i rapporti a tempo determinato che durano oltre i 3 anni”.

“Poi c’è stata la sentenza sugli insegnanti di religione – continua il sindacalista – ma che si basa sugli stessi principi validi per tutti gli altri ambiti dell’insegnamento: neppure con gli insegnanti di religione si può abusare di contratti a tempo determinato che poi durano una vita intera”.

E conclude con una battuta amara: “La gente diventa vecchia prima di venire stabilizzata”.

Il disegno di legge

Francesco Verducci, nel presentare il disegno di legge, sul tema del reclutamento ha spiegato le intenzioni legislative:

  • Un anno di studi universitari di specializzazione per l’insegnamento, senza oneri, con il conseguimento della specializzazione abilitante;
  • Un anno di servizio didattico a disposizione delle scuole per le supplenze, come insegnante abilitato, stipendiato e inquadrato nel Ccnl Scuola.

Al suo centro, la legge avrebbe anche una norma transitoria, che consta di due elementi:

  • Fase transitoria finalizzata all’abilitazione dei docenti non di ruolo, compresi gli insegnanti tecnico-pratici che all’entrata in vigore del provvedimento abbiano già acquisito almeno 36 mesi di servizio, negli ultimi 5 anni nelle scuole statali;
  • possibilità per i docenti di ruolo, successivamente a un percorso formativo abilitante, di transitare ad altra classe di concorso o poso di insegnamento.

Carla Virzì

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