In un botta e risposta tra il Segretario nazionale della UIL Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, e il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, riguardante i notevoli ritardi degli stipendi dei docenti precari, trapela la notizia che con il cedolino di agosto 2023, tutti i compensi dovuti ai docenti supplenti saranno pagati. Valditara dice: “In ogni caso nell’immediato, con il cedolino di agosto verranno erogati tutti i compensi dovuti, comprensivi degli arretrati in favore del personale precario con incarichi di supplenza breve“.
Un ferragosto molto amaro per i precari della scuola che sono rimasti senza stipendi da alcuni mesi, specifica in una sua recente dichiarazione il Segretario Generale della Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile: “Andiamo verso un Ferragosto difficile per il personale della scuola ancora senza accredito degli stipendi”.
“Una condizione di criticità assoluta” – specifica maggiormente il Segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile – “se pensiamo al livello degli stipendi del personale della scuola e al fatto che, differiti così a lungo nel tempo, non permettono un livello di vita adeguato”.
Nelle dichiarazioni del leader della Uil Scuola Rua si percepisce amarezza e rammarico: “Stiamo parlando di persone che si spostano per centinaia di chilometri, ogni mattina, per assolvere al proprio lavoro con dedizione e professionalità. Nella maggior parte dei casi lavorano lontano dai propri affetti e dalla loro famiglia, sono chiamati a grandi sacrifici”.
Non è una novità, sottolinea D’Aprile. È una situazione che la Uil Scuola ha posto più volte all’attenzione del ministero.
Si sta calpestando un diritto costituzionalmente garantito. È una situazione inaccettabile – insiste il Segretario – per docenti e Ata che meritano più rispetto soprattutto per la condizione precaria, unica nel nostro Paese.
L’ordinarietà dei pagamenti è stata trasformata (da troppo tempo) in emissioni speciali da parte del Mef – rilancia D’Aprile. Una situazione di per sé intollerabile, resa ancora più grave dal momento economico attuale.
I precari della scuola sono oltre 200mila ed è anche grazie al loro lavoro che le scuole funzionano. Per loro, che ogni giorno, nonostante tutto, continuano a far funzionare le scuole, chiediamo rispetto.
Chiederemo un intervento urgente al Ministero dell’Istruzione e del Merito per ripristinare un diritto costituzionalmente garantito.
Invece molti docenti si stanno chiedendo quando arriveranno in busta paga gli ulteriori aumenti frutto della conclusione della trattativa del rinnovo CCNL scuola 2019-2021. Si tratta di pochi euro ovviamente, circa 20 euro lordi mensili. Dovrebbero arrivare alla fine dell’anno 2023, tra novembre e dicembre, sempre dopo la firma definitiva del CCNL scuola.
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