Anche Ivana Barbacci, segretaria generale Cisl Scuola, esprime la sua posizione in seguito ai programmi politici relativi alla scuola dei partiti negli ultimi giorni:
“L’esortazione che faccio a tutti e quindi anche al Pd è quella che non si usi la scuola per propaganda – dichiara Barbacci all’Adnkronos – siamo ben consapevoli di quello che non è stato fatto in questi anni anche in termini di valorizzazione del personale dal punto di vista delle retribuzioni, di quanto si sia considerata la scuola marginale rispetto alle logiche, alle politiche e alle scelte sia di carattere economico che di carattere politico di come orientare il paese. Prendo atto che c’è una ripresa del dibattito, ma la scuola non potrà sopportare di essere usata e strumentalizzata a scopi elettorali”.
Ancora Barbacci: “Saremo molto vigili, la questione della retribuzione è essenziale, prioritaria: prima ancora di qualunque altra operazione di rinnovamento o di carattere riformista deve esserci una valorizzazione delle retribuzioni di tutto il personale scolastico. Si deve scegliere di investire nella scuola piuttosto che in qualcos’altro – conclude Barbacci – e se non sarà così si tratterà di un’occasione persa e si verificherà uno strappo, che a quel punto diventerà definitivo, tra la scuola e la politica e questo in un paese civile può essere pericoloso”.
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