Personale

Stipendi docenti, dal lordo al netto, ecco quanto rimane in tasca. Guida al cedolino

La trattativa per il rinnovo del contratto scuola, atteso da più di 8 anni, potrebbe vivere un momento decisivo. Giovedì, alle 14.30, le organizzazioni sindacali sono state convocate all’Aran per continuare la discussione. La sensazione è che siamo entrate nell’ultimo km, quello decisivo e la trattativa vede il suo traguardo.

La Tecnica della Scuola, nella giornata di mercoledì, con un accurato articolo a firma del vice-direttore Reginaldo Palermo, ha messo in evidenza un aspetto ancora sconosciuto ai più: prevede una clausola che finora non è stata messa in evidenza: a partire dal gennaio 2019 per i dipendenti con gli stipendi più bassi  potrebbe la busta paga diminuirà.

Sarà l’effetto del cosiddetto “elemento perequativo” verrà erogato solamente fino al mese di dicembre 2018 (clicca qui per altri dettagli)

Quanto guadagna oggi un docente?

La Tecnica della Scuolain un recente approfondimento, ha messo a confronto, sulla base dei dati resi noti dall’Ocse e rielaborati dall’Uil Scuola, gli stipendi dei docenti italiani con quelli europei. Un confronto impietoso per certi versi, anche se, bisogna sottolinearlo, tutto deve essere commisurato alla singola realtà e al tenore di vita dei docenti (ad esempio il caso del Lussemburgo).

Quanta differenza c’è tra il lordo e il netto nello stipendio di un docente italiano?

Tutto quello che possiamo fare è un calcolo medio (dunque vale in generale, poi ci sono casi specifici). Gli importi che si possono visionare in tabella, rielaborata dalla Gilda degli Insegnanti, sono al netto di contributi, imposte e addizionali, considerando il conguaglio fiscale e previdenziale sulla base della retribuzione lorda annua.

Al netto un docente di scuola superiore al massimo della carriera percepisce meno di 2mila euro (1.960), all’inizio, invece, 1.350 euro. Un docente di scuola media, invece, all’inizio di carriera prende 1.350 euro, poi alla fine ne prende 1.895. Per quanto riguarda, invece, i docenti della scuola dell’infanzia, all’inizio della carriera prende 1.262 euro, poi a fine sono 1.759 euro.

TABELLA (fonte FLC CGIL)

C’è però un’altra tabella che rende ancora meglio l’idea su quanta è la differenza tra lordo e netto nello stipendio.

SCUOLA INFANZIA

Inizio carriera 1.622.44 lordi con 1.262 euro netti
Fine carriera 2.369.75 lordi con 1.759 euro netti

SCUOLA MEDIA

Inizio carriera 1.622.44 lordi con 1.350 euro netti
Fine carriera 2.444.37 lordi con 1.895 euro netti

SCUOLA SUPERIORE

Inizio carriera 1.760.88 lordi con 1.350 euro netti
Fine carriera 2.625.78 lordi con 1.960 euro netti.

Allo stipendio si aggiunge, per 12 mesi, la retribuzione professionale docente legata all’anzianità maturata e varia dai 164 euro ai 257. Questa retribuzione aggiuntiva spetta ai docenti con incarico a tempo indeterminato, ai supplenti annuali (incarico fino al 31 agosto) e ai supplenti fino al termine delle attività didattiche (30 giugno), ma non ai supplenti che svolgono incarichi temporanei.

TABELLA (fonte GILDA DEGLI INSEGNANTI)

LA GUIDA ALLA LETTURA DEL CEDOLINO

Il cedolino NoiPA in formato elettronico è disponibile per tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione, anche per quelli non in possesso di casella di posta elettronica istituzionale.

NoiPA calcola mensilmente gli emolumenti della rata stipendiale per circa un milione e mezzo di dipendenti, elaborando le informazioni su competenze fisse ed accessorie.

COME ACCEDERE A NOIPA

Per usare NoiPA devi avere già registrato un account personale.

Entra su NoiPa con il tuo account, dopo aver digitato noipa.mef.gov.it

Sulla home page del sito web clicca sul pulsante Entra, si trova in alto a destra.

Poi digita il tuo codice fiscale e la tua password e poi clicca sul pulsante Login.

Una volta entrato su Noi PA clicca sull’icona dell’area riservata. E’ l’icona in alto a destra con la forma del lucchetto.

Per visualizzare i cedolini dello stipendio clicca sul simbolo + vicino alla voce Documenti disponibili. Si trova nel menù laterale a sinistra.

Si apre un sottomenù con altre voci; per visualizzare i cedolini dello stipendio clicca su Archivio cedolini.

LA PRIMA PAGINA

Ecco la guida alla lettura (fonte NoiPa)

La prima pagina è costituita dalle seguenti sezioni:

1. INTESTAZIONE
In questa sezione ci sono, oltre al logo del Ministero dell’Economia e Finanze, le informazioni identificative del cedolino, ovvero:

  • RATA DI RIFERIMENTO, indicativa di mese e anno di retribuzione
  • ID CEDOLINO, con numerazione progressiva convenzionale

2. AREA INFORMATIVA SUPERIORE
La sezione riporta tutte le informazioni relative all’anagrafica del dipendente, all’Ente di appartenenza, alla posizione giuridico economica del lavoratore, al dettaglio delle detrazioni e agli estremi di pagamento.

  • ANAGRAFICA DEL DIPENDENTE: contiene i dati anagrafici dell’intestatario del cedolino ovvero cognome e nome, codice fiscale, data di nascita, domicilio fiscale e numero di partita. In particolare, il numero di partita è un codice di iscrizione che identifica in modo univoco il dipendente nel sistema NoiPA.
  • ENTE DI APPARTENENZA: riporta i dati dell’amministrazione di appartenenza ovvero ufficio responsabile, codice fiscale dell’Ente e ufficio di servizio
  • POSIZIONE GIURIDICO ECONOMICA: contiene i dati giuridico-economici del dipendente quali il livello di inquadramento professionale, la tipologia di liquidazione spettante (TFS/TFR), la tipologia del contratto di lavoro (ad es. tempo indeterminato), la qualifica professionale e la Cassa Previdenziale cui il lavoratore è iscritto. Tali informazioni identificano la posizione professionale del dipendente e sono necessarie per calcolare l’importo economico spettante. A titolo esemplificativo il primo carattere del codice della qualifica individua il comparto di contrattazione collettiva di appartenenza, come ad esempio: “X” identifica il comparto Ministeri; “K” il comparto Scuola, “L” i Dirigenti, “H” i Magistrati, “W” i vigili del Fuoco, ecc. I dati della posizione giuridico economica sono evidenziati nell’immagine sottostante.
  • DETTAGLIO DELLE DETRAZIONI: tali dati indicano l’importo totale delle detrazioni sia di base che per carichi di famiglia. Tale importo diminuisce l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) calcolata, in base alle aliquote vigenti, sull’imponibile fiscale al netto delle ritenute previdenziali.
  • ESTREMI DI PAGAMENTO: riporta le informazioni relative alle modalità di pagamento dello stipendio (ad es. accredito su c/c bancario, codice IBAN, indirizzo filiale e data di esigibilità della valuta).

3. DATI RIEPILOGATIVI DELLA RETRIBUZIONE
In questa sezione vengono indicati i dati di riepilogo delle retribuzione, ovvero i soli importi totali riguardanti:

  • COMPETENZE FISSE: stipendio base e altri assegni
  • COMPETENZE ACCESSORIE: assegni accessori
  • RITENUTE: suddivise in previdenziali e fiscali e altri tipi di ritenute
  • CONGUAGLI PREVIDENZIALI E FISCALI

Viene data evidenza dei totali lordi e netti, e anche del quinto cedibile.

4. AREA INFORMATIVA INFERIORE
La sezione contiene gli importi progressivi e i codici bidimensionali necessari alla certificazione del cedolino.

  • IMPORTI PROGRESSIVI: l’imponibile e l’IRPEF dell’anno corrente (AC), l’imponibile e l’IRPEF dell’anno precedente (AP) e le aliquote IRPEF media e massima.

LA SECONDA PAGINA

La seconda pagina del cedolino è composta dalle informazioni riepilogative già presenti nella prima pagina e da ulteriori elementi di dettaglio:

1. INTESTAZIONE DEL CEDOLINO
Riporta i medesimi campi dell’intestazione della prima pagina ovvero la rata di riferimento e l’ID del cedolino.

2. AREA INFORMATIVA SUPERIORE
Riporta le informazioni già presenti nella prima pagina; nello specifico l’anagrafica della persona e l’Ente di appartenenza

3. DATI DI DETTAGLIO DELLA RETRIBUZIONE

  • COMPETENZE FISSE: stipendio e altri eventuali assegni (ad esempio indennità di amministrazione, assegno al nucleo familiare, arretrati a credito, ecc.)
  • COMPETENZE ACCESSORIE: ogni tipo di assegno accessorio (ad es. per lavoro straordinario)
  • RITENUTE: previdenziali, fiscali al netto delle detrazioni e altri tipi di ritenute (ad es. ritenute sindacali)
  • CONGUAGLI FISCALI E PREVIDENZIALI: ad es. addizionale regionale all’IRPEF, addizionale comunale saldo e addizionale comunale acconto, ecc.

4. AREA INFORMATIVA INFERIORE
Riporta i medesimi importi progressivi della prima pagina logica

CEDOLINO COMPLETO

Il cedolino NoiPA in formato elettronico è disponibile per tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione.

Un lettore del nostro sito, Giancarlo Memmo, ha inviato alla nostra casella di posta elettronica, il suo cedolino e ci racconta la sua storia.

Il docente insegna in un scuola superiore con una fascia di anzianità tra i 15 e 20 anni: lo stipendio lordo è di 2.415 euro con 1.690 euro di paga netta.

Il docente sottolinea, nella sua riflessione, che ci siano più di 700 euro di trattenuta. “Oltre all’aliquota IRPEF corrispondente, diciamo il 38%, dobbiamo aggiungere l’addizionale regionale e quella comunale. Nel cedolino del mese di gennaio queste due voci sono a zero, poi, da febbraio come tutti gli anni, verranno inseriti gli “acconti” fiscali per gli enti locali, per correttezza andrebbero aggiunti all’aliquota IRPEF”.

“Ma non basta – sottolinea il lettore – ci sono anche altre voci di trattenute o tasse (le trattenute previdenziali): opera di previdenza, Inpdap e Fondo credito. Infine ci sono le ritenute sindacali per circa 12 euro al mese (iscrizione sindacale facoltativa, tuttavia direi “necessaria” anche solo per presentare il 730). Quindi il rapporto tra netto e lordo, evidenzia un’aliquota marginale complessiva che può arrivare, anche per stipendi modesti, al 42% tenendo conto dell’imposizione fiscale degli enti locali. Stiamo parlando di “lavoro dipendente pubblico” non di imprese”.

Andrea Carlino

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