Personale

Stipendi docenti, l’aumento di 14 euro mensili è un’umiliazione

I docenti attendevano il rinnovo del contratto 2019-2021 con un considerevole aumento degli stipendi. Il Governo M5S-LEGA, invece, nella legge di bilancio 2019, ha previsto aumenti stipendiali pari a 14 euro mensili, pari alla vacanza contrattuale.

Aumenti dei carichi di lavoro, ma non di stipendio

Il Ministro Di Maio del M5S, vicepremier del Governo giallo-verde, aveva dichiarato, durante la campagna elettorale, che la prima cosa che avrebbe fatto, una volta ricevute responsabilità di Governo, sarebbe stato aumentare le risorse per l’istruzione.

Alla nostra testata giornalistica il leader del M5S aveva detto che nel medio termine le risorse economiche previste per l’istruzione sarebbero state aumentate fino ad arrivare al 10,2% del Pil, in linea con la media europea e che avrebbero messo i soldi per adeguare gli stipendi dei docenti alla media degli stipendi dei docenti europei.

Dopo sette mesi di Governo la realtà è molto diversa dai propositi propagandati dal M5S in campagna elettorale, infatti nella legge di bilancio, oltre le risorse inserite per regolarizzare l’elemento perequativo ereditato dal CCNL 2016/2018, l’aumento stipendiale vero e proprio è di 14 euro netti mensili per l’intero triennio. Per i docenti questa è una vera e propria umiliazione che non potrà passare nel silenzio generale.

Per i docenti aumentano i carichi di lavoro e le responsabilità, lo stipendio resta fermo in un momento in cui si registra anche una decisa perdita del potere di acquisto.

I sindacati scendono in piazza a Roma

Sabato 9 Febbraio 2019 a Roma, i sindacati della Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola, scenderanno in piazza contro le politiche del Governo M5S-LEGA, uno tra i punti principali della manifestazione unitaria dei sindacati della scuola è sicuramente quello di protestare contro il mancato obiettivo, per mancanza di risorse economiche nella legge di bilancio 2019, di chiudere il contratto scuola per il triennio 2019-2021.

I sindacati vogliono che il Governo si impegni formalmente a trovare le risorse economiche per adeguare realmente gli stipendi dei docenti italiani a quelli medi dei docenti europei.

Il M5S sta perdendo consensi tra i docenti

Sono tanti i docenti che il 4 marzo 2018 hanno dato il loro voto al M5S e adesso si dicono delusi da quanto fatto finora da questo Governo per la scuola e i docenti.

La delusione di molti docenti sarà manifestata con una significativa presenza in piazza San Giovanni Laterano a Roma il prossimo sabato 9 febbraio 2019, dove ci sarà la prima vera contestazione ufficiale contro il governo delle promesse e del cambiamento mancato.

Lucio Ficara

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