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Stipendi docenti più bassi in Europa, ma anche rispetto al pubblico comparto. Sinopoli: “Zero euro sul rinnovo del contratto collettivo”

Ancora la questione degli stipendi dei docenti tiene banco nelle ultime ore. Ad intervenire è stato anche il segretario generale della Flc Cgil Francesco Sinopoli:

“La questione salariale vera non è tra Nord e Sud, ma tra Italia ed Europa e al di là degli annunci del ministro, nella legge di bilancio approvata da questo governo e sostenuta da questa maggioranza di centrodestra alla voce “rinnovo del contratto collettivo dei docenti” c’è una cifra emblematica: zero euro”.

Stipendi italiani in basso in Europa? Secondo i dati dell’Ocse, riportati da ‘Repubblica’, i numeri sono evidenti. Lo stipendio medio annuo lordo di un insegnante nella scuola primaria è pari a 36.800 euro, in Francia 39.417 euro, in Germania 74.937 euro. La media Ue è di 42.599 euro. Discorso simile alla scuola media con 39.463 euro in Italia e 45.015 di media europea.  

Stipendi più bassi in Europa ma anche più bassi rispetto a tutto il pubblico comparto del nostro Paese. Si parla di un 22% in meno di un docente superiore rispetto a un altro lavoratore con lo stesso titolo universitario (350 euro in meno al mese).  

Ancora Sinopoli: “Al di là delle dichiarazioni del ministro, il suo governo, e la sua maggioranza, nell’ultima manovra di bilancio non hanno inserito un solo euro per il rinnovo del contratto degli insegnanti nel prossimo triennio. Anzi, con grave ritardo lo scorso anno, con il governo Draghi, abbiamo chiuso l’accordo per il passato triennio prevedendo aumenti medi intorno ai 100 euro lordi dopo dieci anni di blocco. Comunque una cifra molto inferiore rispetto all’inflazione”.

Redazione

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