La situazione del corpo docente, a livello professionale e di inserimento, è da sempre associata ad un limitato compenso, discretamente proporzionato ad elementi di merito, arruolamento ed abilitazione, processi che possono durare decenni. Lo scarso aggiornamento a Potere d’Acquisto pro-capite, inflazione ed iperinflazione ed al costo della vita rende la professione docente decisamente poco attrattiva per le nuove generazioni, poco intenzionate a condurre battaglie contro istituzioni nazionali ed europee spesso impermeabili al cambiamento ed al dialogo. Quali le misure remunerative intraprese in Europa? Quale il ruolo del merito nei singoli sistemi scolastici dei paesi membri? Eurydice offre un report utile a rispondere, in maniera esaustiva, ai quesiti suddetti.
La situazione degli stipendi dei docenti europei per exempla
Paese | Stipendio medio in Euro / anno in rapporto al PPS* |
Lussemburgo | 69.076 |
Svezia | 37.510 |
Germania | 54.129 |
Francia | 26.839 |
Islanda | 30.992 |
Italia | 24.297 |
Romania | 8.027 |
Bulgaria | 7.731 |
Cechia | 13.807 |
Finlandia | 30.002 |
Croazia | 14.158 |
Spagna | 30.992 |
Portogallo | 22.374 |
*: indicatore fornito da Eurostat come unità monetaria artificiale il cui utilizzo è atto a garantire l’acquisto di beni materiali e di consumo e la fruizione di servizi per ciascun paese in base agli indicatori attinenti al costo della vita.
La situazione remunerativa di base a primo livello d’inserimento vanta un quadro assai variegato, proporzionato al Potere d’Acquisto, al costo della vita ed alle procedure concorsuali ed assuntive. Risulta evidente il vantaggio economico delle realtà finnscandinave, le quali si confermano più virtuose rispetto a quelle balcaniche e del Mediterraneo (Belpaese incluso), ove gli stipendi risultano minori (e con essi il welfare complessivo).
Considerazioni sui dati pubblicati da Eurydice: una questione di divergenze
Il report europeo di pubblicazione annuale, oltre a vertere sui compensi dei docenti, si occupa delle rispettive variazioni nel tempo in rapporto agli indicatori macroeconomici, al numero medio di alunni per docente, alla spesa pubblica per l’educazione in rapporto al PIL dei singoli stati membri ed affiliati (Turchia, Macedonia del Nord, Albania, Serbia). A parte il Lussemburgo, lo stipendio iniziale annuo risulta superiore a 50.000 euro in soli due paesi, ovvero Svizzera (66.972 euro) e Germania (54.129 euro). Lo stipendio annuo in Francia e in Italia era meno della metà di quanto percepirebbe un omologo a Berlino. La Bulgaria ha lo stipendio annuale più basso per insegnanti iniziali tra i paesi dell’UE, a € 7.731. La cifra è inferiore a 10.000 euro anche in molti altri paesi dell’UE come Lettonia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Polonia. Lo standard del potere d’acquisto (PPS) è “un’unità monetaria artificiale” definita da Eurostat, in cui un’unità PPS può teoricamente acquistare la stessa quantità di beni e servizi in ciascun paese. L’analisi degli stipendi in PPS appiana alcune delle differenze di costo della vita tra i paesi, ma figurano ancora ampie disparità evidenti.