Dopo l’incontro del 4 luglio col ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara sulla presentazione dell’atto di indirizzo del rinnovo contrattuale 2022/24, ai microfoni della Tecnica della Scuola interviene Gianna Fracassi, leader della Fcl-Cgil: la sindacalista, intervistata nella sede nazionale del sindacato Confederale, crede sia possibile chiudere il contratto entro fine anno, perché “la Legge di Bilancio verrà presentata, come prassi, ad ottobre, quindi le risorse potrebbero essere visibili e collocate già in quel periodo così da permettere il rinnovo contrattuale per il mese dicembre” così come ha annunciato lo stesso Ministro.
“Per noi – ha detto – è però fondamentale dare una risposta sul versante salariale, perché il 5,78% di aumento previsto dall’ultima legge di bilancio è insufficiente, e anche perché l’emergenza stipendiale è aggravata dall’aumento dell’inflazione dell’ultimo triennio pari al 18%. Ecco perché servono delle risorse aggiuntive”.
Fracassi ritiene che sui soldi in più da destinare alla scuola non via sia “un limite legislativo: già lo scorso anno sono state sbloccate e aggiunte delle somme solo per il settore. Il punto, piuttosto, è la distanza, il gap consistente, stipendiale rispetto alle altre amministrazioni. Se manca lo stipendio dove sta la valorizzazione?”.
“Bisogna poi implementare le risorse del fondo d’istituto, finalizzato alla contrattazione: ad esempio, tutte le ore di formazione oltre le 40 + 40, si pagano con il Fis, ma serve uno sforzo per ampliarlo”.
Ma le 160 euro lorde di aumento annunciate dal ministro Valditara sono confermate? “Una parte, in realtà, è stata già attribuita ai lavoratori dallo scorso mese di dicembre col decreto Anticipi”, quindi attraverso l’indennità di vacanza contrattuale.
“Si tratta di circa la metà del 5,78% previsto dalla legge di bilancio”: quindi il rinnovo ne dovrebbe portare 80 euro lorde ulteriori.
“Poiché abbiamo un quadro dal punto di vista dei conti pubblici abbastanza problematico – ha sottolineato la sindacalista – serve un impegno da parte del Ministro per arrivare a convincere il Governo che la valorizzazione dei lavoratori della scuola passa per un salario dignitoso, sia in rapporto agli Paesi europei sia in riferimento alle altre amministrazioni pubbliche”.
La numero dei lavoratori della Conoscenza della Cgil ha quindi riportato la volontà di Valditara “con questo contratto, di rivedere il docente stabilmente incentivato” introdotto dal precedente ministro Patrizio Bianchi, “anche se ci sono limitazioni derivanti dalla legge approvata e dal Pnrr.
Durante il confronto con il Ministro si è parlato anche di rinnovamento della parte normativa del Ccnl 2022/24: la Flc-Cgil, ha ricordato la sua segretaria generale, ha evidenziato il nodo della “parificazione dei diritti del personale docente assunto e tempo determinato rispetto a quello indeterminato, sia docente sia Ata”.
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