Categorie: Personale

Stipendi e posti nella scuola, c’è chi sta peggio dell’Italia

Gli stipendi del personale scolastico sono tra i più bassi dell’area Ocse. E anche i tagli degli ultimi anni sono stati da record negativo. C’è però chi sta peggio di noi. Stiamo parlando della Grecia, dove il popolo il prossimo 25 gennaio sarà chiamato alle urne per porre le basi del nuovo Governo.

“Serve una legge che introduca l’aumento dei salari minimi, dagli attuali 540 euro lordi mensili a 751, e quello dell’indennità di disoccupazione, che equivale all’80% dello stipendio, nella stessa percentuale”, è la previsione di Theofanis Papageorgiou, dirigente di Syriza, economista specialista in questioni dell’occupazione.

“Le cifre del governo sul miglioramento della condizione economica della Grecia – dice parlando ad ANSAmed – devono essere guardate nel dettaglio. Perché la verità è che la disoccupazione è immobile, ancora sopra al 25%. La ricetta di Nea Dimokratia, che legava la crescita all’occupazione ha solo prodotto lavoro pagato male e part time. Noi vogliamo un’altra strategia per la crescita. Innanzitutto creeremo il quadro legale per facilitare il credito ai giovani che vogliono creare imprese con una forte impronta sociale, come per esempio chi produce cibo a basso costo, cosa che già accade, oppure a imprese nel settore dell’editoria e della stampa, aumentando il capitale della conoscenza. Servirà a creare lavoro secondo linee socialmente etiche e a fermare la fuga dei giovani dalla Grecia, dove resta un tasso di disoccupazione giovanile attorno al 60%. E poi, la risposta principale: ri-orientare il settore pubblico. Oggi in comparti come istruzione e sanità ci sono il 50% in meno di addetti rispetto a cinque anni fa, a causa della clausola che prevede un assunto ogni 10 pensionati. Bisogna tornare ad assumere”.

 

{loadposition eb-territorio}

 

“L’altro punto – prosegue Papageorgiou – è l’accesso alla liquidità per le Pmi. Le piccole e medie aziende non assumono perché non hanno liquidità: Noi riporteremo sotto il controllo pubblico le banche che hanno avuto ricapitalizzazioni, oggi ancora gestite dai vecchi manager, anche se i soldi per salvarle sono stati spesi dallo stato”. E l’euro, come si risponde a chi teme la ‘Grexit’? “L’uscita dall’euro non è mai stata davvero prospettata da Syriza, noi abbiamo sempre chiesto cambiamenti nella politica economica europea. L’uscita dall’euro come pericolo legato alla vittoria di Syriza è sempre stata evocata dai nostri avversari”.

 

Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola

 

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024