Il nodo degli stipendi sta diventando il vero banco di prova per il ministro Bussetti che fino ad ora è riuscito ad avere il consenso del mondo della scuola con operazioni a costo zero o quasi.
Tutti contenti, ovviamente, per la cancellazione della chiamata diretta e per la riduzione delle ore di alternanza scuola lavoro, ma adesso arrivano i problemi veri.
E quello degli stipendi, che di europeo non hanno assolutamente nulla, resta del tutto irrisolto, anche perchè la legge di bilancio per il 2019 non contiene nessuno stanziamento per il rinnovo dei contratti pubblici.
Tanto che che per sabato Cgil, Cisl e Uil hanno in programma una manifestazione nazionale che riguarda non solo la scuola ma anche il pubblico impiego.
Se poi a questo si aggiunge la protesta contro la regionalizzazione della scuola che sta montando in gran parte del Paese, il quadro è completo.
In poco tempo si potrebbe arrivare alla resa dei conti, con esiti del tutto imprevedibili.
Sul tema ecco un intervento di Reginaldo Palermo, vicedirettore de La Tecnica della Scuola.
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