Ne abbiamo parlato ieri su questo sito, ma la questione, se approfondita, dà più sorprendenti risultati: i dipendenti pubblici che lavorano nel comparto della scuola, dal 2005, hanno visto aumentare lo stipendio solo dell’11,8% ma gli statali che lavorano alla presidenza del Consiglio dei ministri lo hanno visto lievitare del 45%. Con loro anche il personale diplomatico che ha avuto un incremento del 37%: Stato povero? Macché! Solo coi prof.
E infatti si dimostra più che magnanino anche coi magistrati che intascano un +28,4% dal 2005, facendo così lievitare il loro salario a 138.481 euro nel 2015: reddito quindi quattro volte superiore rispetto al comparto scuola, raggiunto grazie a un incremento di 30.615 euro rispetto al 2005.
Chi sfonda, sfondando senza pudore, gli impegnati nella carriera prefettizia, che raggiungono quota 94.117 euro (+22,3% e +17.148 euro). Quasi stesso aumento per i dipendenti della presidenza del Consiglio, che partivano da numeri molto più modesti e, di conseguenza, arrivano ‘solo’ a 57.612 euro.
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Tuttavia, secondo la Ragioneria dello Stato, bisogna sottolineare che a scuola si rilevano forti differenze tra i dirigenti, che nel 2015 percepiscono una retribuzione di 58.174 euro, e gli insegnanti, che arrivano a quota 29.842 euro (gli incrementi sono stati rispettivamente del 6,3% e dell’11,6%). Lo stipendio medio dei docenti, dal 2005 al 2015, è aumentato poco più di 200 euro; dividendo ulteriormente la cifra in 10 anni si ottiene un incremento di 20 euro.
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