Le continue dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione in tutti i contesti pubblici in merito all’innalzamento degli stipendi dei docenti e sui concorsi in attesa di emanazione dei bandi, stanno creando aspettative cariche di ansia e preoccupazione nel personale docente.
È, infatti, da molto tempo che si parla di aumento degli stipendi degli insegnanti, ma finora si è solo trattato di promesse fatte, ma non mantenute soprattutto per vincoli di bilancio.
Le risorse dovrebbero essere stanziate nel prossimo DEF, ma sappiamo tutti che ormai la coperta è molto corta e che le disponibilità di bilancio non sono eccessive. E questo la sa benissimo anche il Ministro.
Sul fatto dei concorsi, invece, a fronte di un esodo di personale insegnante che verrebbe collocato a riposo nei prossimi anni (la quota 100 non ha convinto molto i docenti, a causa delle riduzioni dell’importo della pensione), fa da contraltare la drammatica prospettiva nel futuro di una drastica diminuzione della popolazione studentesca che genererà uno sconquassamento nella formazione delle classi e, quindi, creerà personale docente che andrà in esubero.
La cosa più urgente da fare è quella di diminuire il numero degli alunni per classe, onde favorire una certa stabilizzazione degli insegnanti che verranno assunti nei prossimi anni, in modo da permettere anche un innalzamento del livello qualitativo della scuola.
Con pochi alunni nelle classi l’insegnante sarà sicuramente in grado di seguire la formazione degli alunni e innalzare la qualità dell’apprendimento. Ed anche questo il Ministro lo sa.
Staremo a vedere se queste promesse dichiarate troveranno effettiva attuazione
Mario Bocola
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