“85 euro medi lordi di aumento delle retribuzioni, proporzionali al reddito percepito, quindi i precari e i neoassunti nelle posizioni base delle contribuzioni contrattuali, percepiranno meno, i docenti vicini alla pensione riceveranno di più”. Così Manuela Pascarella nell’assemblea del Forum del lavoro precario della FLC CGIL di lunedì 6 dicembre, un momento per approfondire e dare forza alle rivendicazioni dei precari nel percorso di mobilitazione in vista dello sciopero del 10 dicembre.
Un primo ragionamento, Manuela Pascarella, lo conduce attorno ai concorsi già svolti.
“Un posto centrale nella piattaforma di rivendicazione che condividiamo con le altre sigle sindacali c’è il tema del reclutamento – continua Manuela Pascarella -. Non tutti gli impegni assunti da Bianchi con il Patto per la scuola sono stati rispettati. Nonostante nella fase straordinaria di assunzione della scorsa estate, si siano realizzate 12mila assunzioni dalle Gps di prima fascia, fondamentalmente su posto comune di assunzioni non ne sono state fatte tante, perché il grosso dei docenti precari di posto comune sta nella seconda fascia, che include i docenti non abilitati”.
E osserva: “Di fatto avrebbero dovuto attuare dei percorsi abilitanti, la cui assenza è un elemento di criticità che non possiamo accettare”.
“Il concorso straordinario secondaria, avrebbe dovuto dare una risposta ai precari ma questa procedura ha visto 66 mila partecipanti ma oltre 10mila cattedre resteranno non assegnate per il grandissimo numero di bocciature. Un concorso che doveva essere straordinario ma che di fatto si è svolto come procedura ordinaria”.
E che dire del concorso Stem? Anche lì “un eccesso di bocciature – fa notare Manuela Pascarella – come se le prove concorsuali non siano state tarate adeguatamente. Questi tassi di bocciatura non si vedono in nessun altro settore della pubblica amministrazione, questo è vero accanimento”.
E conclude: “Basta alla dimensione disciplinarista degli attuali concorsi a risposta multipla, si bandiscano nuovi concorsi più orientati sulle competenze e sulle procedure didattiche”.
“Purtroppo il reclutamento non è materia di contrattazione sindacale, altrimenti avremmo evitato molti problemi. In altre parole il Ministero deve solo sottoporci un’informativa ma poi può andare per la sua strada”.
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