Gli stipendi degli insegnanti italiani variano a seconda di fattori principali che sono:
- il grado di istruzione dove insegnano
- gli anni di servizio
Tra le due voci il peso maggiore viene esercitato dagli anni di anzianità, la differenza di stipendio tra i vari gradi d’istruzione non è poi cosi rilevante.
Mettendo a confronto i docenti della scuola dell’infanzia e primaria con quelli della secondaria di secondo grado, emerge una retribuzione lorda annua di 19.324,27 euro per i primi e di 20.973,22 euro per i secondi.
La differenza retributiva lorda è di circa 1700 euro all’anno è già considerevole, ma a questa bisogna aggiungere anche la disparità del numero di ore di servizio settimanali: 24 per i docenti dei primi due gradi d’istruzione, 18 per quelli della secondaria.
A tal riguardo si ricorda la proposta di legge (C. 2193), presentata da Fausto Raciti (Pd) il 18 ottobre 2019 alla Camera.
Questa proposta nel disegno di legge presentato alla Camera mira all’equiparazione delle retribuzioni tra i docenti di vario ordine e grado di scuola.
Il disegno di legge reca disposizioni in tema di “trattamento economico dei docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado”.
La situazione di partenza è che le retribuzioni degli insegnanti differiscono, oltre che per l’anzianità di servizio, anche per il grado di istruzione. Per i gradi inferiori, quali scuola dell’infanzia e primaria, ci sono, a parità di anni di servizio, stipendi inferiori rispetto a quelli riconosciuti agli insegnanti di medie e superiori.
Al contrario sono molti i docenti soprattutto quelli della scuola superiore di secondo grado che sostengono l’idea opposta a quella della proposta di legge (C. 2193), ovvero l’idea di aumentare il divario stipendiale tra i vari gradi di scuola.