Come ha anticipato il nostro vice direttore Reginaldo Palermo, in tema di stipendi insegnanti, secondo fonti della Tecnica della Scuola pare che il Parlamento stia lavorando ad un adeguamento retributivo a tre cifre, ma che non supererebbe, in media, i 101-102 euro a testa, sulla base dei conteggi effettuati dai tecnici ministeriali.
Il disappunto della classe docente non tarderà ad arrivare, dato che la speranza di molti era che si arrivasse almeno ai 200 euro, come testimonia la petizione su Change.org cui oltre 13 mila insegnanti hanno posto la propria firma.
La riunione del 9 novembre
I giochi non sono ancora fatti del tutto, ma dalla riunione del 9 novembre fra il Ministro e i parlamentari di maggioranza delle Commissioni Istruzione, la retribuzione e in generale il rinnovo contrattuale sarebbero stati gli argomenti di maggiore peso sul tavolo.
“Sembra che la soluzione a cui stanno pensando Bianchi e la maggioranza sia legata al fondo per la valorizzazione della professionalità dei docenti previsto dall’articolo 102 della bozza diffusa a fine ottobre,” spiega il nostro vice direttore Palermo. “Si tratta di uno stanziamento di 260 milioni sul bilancio del 2022 destinati appunto alla professionalità docente”.
“Ma, attenzione – avverte il giornalista – perché per ottenere questo risultato ci vorrà un passaggio contrattuale che consenta di usare una quota consistente di questo importo per aumentare la retribuzione professionale docente che va ad aumentare lo stipendio tabellare”.
Un’operazione analoga – riferisce il vide direttore – è stata fatta con il contratto 2018/2021, un precedente che renderebbe lecito anche oggi spostare le risorse contenute nel fondo pensato per “premiare” l’impegno di alcuni docenti verso una destinazione diversa, lo stipendio di base, a beneficio di tutta la categoria, nessuno escluso. Insomma, un intervento premiale potrebbe diventare anche stavolta un intervento a pioggia.