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Stipendi insegnanti: sono più alti tra chi ha laurea, superamento del concorso e 24 Cfu, il rapporto Eurydice

Gli insegnanti in Europa sono ben pagati? Quali prospettive di carriera hanno? Di quanto cresce il loro stipendio nel tempo? Hanno guadagnato o perso potere di acquisto? Se ne preoccupa il rapporto Eurydice che per la prima volta viene anticipato (rispetto all’uscita ufficiale di ottobre) dalla pubblicazione delle tabelle di riferimento dell’anno scolastico 2020-2021. La panoramica comparativa annuale esamina gli stipendi per gli insegnanti di primo inserimento e le prospettive di aumenti salariali nel corso della loro carriera, oltre che le differenze salariali tra i livelli di istruzione, solitamente legate a requisiti di qualifica diversi.

Un requisito che fa la differenza da quanto possiamo constatare dalle tabelle Eurydice, è il possesso dei 24 Cfu in ambito didattico-pedagogico rispetto a chi ha la semplice laurea insieme al superamento di una selezione competitiva (che sia il concorso o altro genere di selezione).

In tabella, infatti, ritroviamo 4 voci, due delle quali corrispondenti a chi ha la laurea più il concorso; e due corrispondenti a chi ha la laurea, il concorso e i 24 Cfu. Attendiamo il rapporto di ottobre per potere interpretare i dati con maggiore precisione ma da un primo sguardo quello che possiamo intuire è che il possesso dei 24 Cfu è associato ad un range remunerativo più alto sin dai primi anni di insegnamento. A fronte di 26.114 euro annuali lordi, a inizio carriera, per chi possiede i 24 Cfu, ritroviamo 24.297 euro annuali lordi per chi non ha conseguito crediti aggiuntivi.

Un dato naturalmente legato al grado di scuola, dato che il possesso dei Cfu è relativo a chi opera nell’ambito della scuola secondaria, mentre alla scuola primaria (ISCED 1) normalmente vi si accede con la laurea abilitante senza necessità di conseguire crediti ulteriori. Dunque il requisito dei 24 Cfu non è la spinta diretta ma quella indiretta all’incremento stipendiale.

Il trend che sfavorisce gli insegnanti di scuola primaria si mantiene costante anche negli anni, come abbiamo già evidenziato in un articolo precedente. Possiamo notare infatti che i 35mila euro di fine carriera della scuola primaria vengono superati dai 40mila della scuola secondaria di secondo grado.

Ricordiamo che l’acronimo ISCED sta per International Standard Classification of Education.






Carla Virzì

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