Personale

Stipendi, la tredicesima per gli statali arriva in anticipo

La tredicesima spetta a tutti i lavoratori dipendenti e, di fatto, è pari a una mensilità.

Il periodo di riferimento per il calcolo è dall’1 gennaio al 31 dicembre, ma l’ammontare della tredicesima è rapportato all’anzianità di servizio maturata nell’anno (compresi ferie, malattia, maternità, congedo matrimoniale o cassa integrazione), e così, per esempio, in caso di assunzione, dimissioni o licenziamento nel corso dell’anno, dovrà essere calcolata in base all’effettivo servizio prestato.

Spetta anche nel caso di un contratto di lavoro part-time e la maturazione è la stessa dei lavoratori a tempo pieno, con la differenza che l’importo maturato è proporzionato all’orario di lavoro effettivamente svolto.

L’elaborazione per la liquidazione della tredicesima avviene per:

I vigenti: a fine anno (dicembre), con l’emissione dell’ultimo cedolino di stipendio dell’anno.

Personale non più in servizio: nel corso dell’anno, al momento dell’ultima emissione dell’ultimo cedolino di stipendio spettante.

Personale comparto della scuola: limitatamente a contratti a termine e supplenti, a fine anno, tramite un’emissione speciale “tredicesima”.

Cosa accade per gli statali

Il decreto legge 350/2001 che indica le date di pagamento dello stipendio dei dipendenti nel pubblico impiego, infatti, stabilisce che solitamente la retribuzione viene corrisposta il 23esimo giorno del mese, mentre per i docenti delle scuole materne ed elementari arriva con un giorno di anticipo.

Questa regola però vale solamente per undici mensilità dell’anno, a eccezione del mese di dicembre quando sia lo stipendio che la tredicesima arrivano il 14esimo (per gli insegnanti delle materne e delle elementari) il 15esimo (per il personale amministrato dalle direzioni provinciali del Tesoro con ruoli di spesa fissa) e il 16esimo giorno (per il personale docente supplente e il restante personale statale) del mese.

Nel 2018, però, la tredicesima verrà pagata a tutti i dipendenti pubblici il 14 dicembre, un venerdì, visto che il 15esimo e il 16esimo cadono di sabato e di domenica.

Il decreto legge, infatti, stabilisce che qualora il giorno di paga coincida con un festivo o comunque con un giorno non lavorativo, il pagamento debba essere anticipato al primo giorno utile precedente.

Per i pensionati, invece, la tredicesima verrà pagata tra l’1 (per chi ha l’accredito alla Posta) e il 3 dicembre (per chi ha l’accredito alla banca). 

Andrea Carlino

Articoli recenti

Sicurezza nelle scuole, pubblicato il Dossier 2024 dell’INAIL: ci sono anche i dati degli infortuni di studenti e insegnanti

Pubblicato in occasione della Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, istituita il 22 novembre,…

22/11/2024

Bonus Natale, non c’è la proroga. Ma non tutto è perduto: si potrà richiedere con la dichiarazione dei redditi 2025

Alle ore 12 di oggi, 22 novembre, è scaduto il termine per presentare domanda sul…

22/11/2024

Mense scolastiche: quali compiti per il personale Ata? La soluzione secondo Flc di Palermo: dare agli alunni carne già tagliata pezzi e frutta sbucciata

Quello dell’assistenza agli alunni durante i pasti nella mensa scolastica continua ad essere un problema…

22/11/2024

Uomo in stato confusionale si introduce in una scuola: panico tra docenti e alunni, intervengono due genitori

Un altro caso relativo ad una persona esterna alla scuola che si è introdotta in…

22/11/2024

Un docente che non ha tempo di insegnare è la morte della scuola: esplode il dibattito sulla troppa burocrazia. È davvero così?

I docenti, soprattutto coloro che insegnano nella scuola secondaria di secondo grado, sono frustrati perché…

22/11/2024

Valutazione dirigenti scolastici, incontro al Mim. Flc Cgil: “Da garanti dell’autonomia garanti di disposizioni impartite dall’alto”

Si è svolto lo scorso 20 novembre al Ministero dell'Istruzione e del Merito l’incontro di…

22/11/2024