Nell’ultimo anno, gli stipendi dei dipendenti della scuola, come quelli pubblici, non si sono “mossi”: lo dice l’Istat nel focus su “Contratti collettivi e retribuzioni contrattuali”.
Facendo riferimento al mese di novembre 2016, rispetto ai dodici mesi precedente, l’Istituto nazionale di statistica dice che “le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dello 0,5% per i dipendenti del settore privato(0,3% nell’industria e 0,8% nei servizi privati) e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione”.
“I settori che presentano gli incrementi tendenziali maggiori – dice ancora l’Istat – sono: alimentari, bevande e tabacco (1,8%); energia elettrica e gas (1,4%) e commercio (1,0%). Si registrano variazioni nulle nei settori dell’agricoltura; delle estrazione minerali; del legno, carta e stampa; dell’energia e petroli; delle chimiche; della metalmeccanica; dei servizi di informazione e comunicazione; delle telecomunicazioni e in tutti i comparti della pubblica amministrazione”.
{loadposition carta-docente}
È tutto dire che l’incremento annuale dello 0,5% rappresenta “l’incremento più basso dall’inizio delle serie storiche, nel 1982”.
I contratti in attesa di rinnovo sono ben 49. Solo che i lavoratori con il contratto scaduto in media aspettano 3 anni e mezzo per il rinnovo (42,1 mesi a novembre), mentre serve un tempo che quasi raddoppia per i dipendenti pubblici (83 mesi).
Per la P.a., infatti, tutti i dipendenti risultano con il contratto scaduto dalla fine del 2009 a causa del blocco della contrattazione, a cui ha posto fine l’accordo tra il governo e i sindacati raggiunto il 30 novembre: per il vero e proprio rinnovo contrattuale, però, ogni comparto ora dovrà trasformare nero su bianco l’intesa raggiunta presso la Funzione Pubblica.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Educazione in Evoluzione” tenuta da Matteo Borri dal titolo: “Ma (a che) serve…
Vendicarsi con i docenti, considerati troppo severi, fotografando la targa della loro auto per poi…
Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…
La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…
Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…
Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…