I miei colleghi precari sono chiamati spesso “la spina dorsale della scuola italiana”, spesso lavorano a centinaia o migliaia di chilometri dalle loro case, pagano affitti onerosi, pagano allo Stato migliaia di euro per fare formazione e conseguire l’abilitazione all’insegnamento a proprie spese e poi accade spesso che non vengano neppure pagati.
Parliamo di gente adulta, spesso con famiglia e figli da mantenere, con affitti da pagare e con una grande dignità. Ho letto e sentito che ci sono diffusi ritardi sugli stipendi di questi ultimi mesi (gennaio, febbraio e marzo).
Ma fino a che punto vogliamo arrivare?
Il limite alla decenza mi sembra già abbondantemente superato! In un Paese civile possono accadere cose simili senza che vi siano i responsabili, adeguata informazione mediatica e immediate azioni riparatorie? Mentre si parla di tablet su ogni banco e di altri idilli in stile paesi civili, qui bisognerebbe fare i conti con la realtà.
Il limite alla decenza mi sembra già abbondantemente superato! In un Paese civile possono accadere cose simili senza che vi siano i responsabili, adeguata informazione mediatica e immediate azioni riparatorie? Mentre si parla di tablet su ogni banco e di altri idilli in stile paesi civili, qui bisognerebbe fare i conti con la realtà.