Precari

Stipendi non pagati da settembre ai precari con supplenze brevi, il problema non è risolto. Barbagallo (Pd): ritardo incomprensibile

Non sembra risolto il problema dei mancati pagamenti degli stipendi ai supplenti che hanno stipulato da settembre contratti di breve durata: evidentemente, la promessa dell’amministrazione scolastica che ha pubblicamente detto di procedere con i pagamenti dallo scorso 18 gennaio non è andata in porto. Oppure sta andando avanti troppo lentamente.

L’amministrazione aveva annunciato che l’11 gennaio si sarebbe attuata l’anticipazione dell’emissione speciale per il pagamento delle somme spettanti al personale destinatario di incarichi di supplenza breve e saltuaria. E che la data di esigibilità delle somme si sarebbe collocata tra il 18 e il 19 gennaio.

Qualche giorno prima, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, aveva assicurato che i pagamenti dei supplenti con contratti di breve durata sarebbero stati imminenti.

“Grazie alla sinergia e alla stretta collaborazione tra il MIM e il MEF, oggi NoiPA ha avviato la procedura di emissione straordinaria rendendo così disponibile il pagamento delle supplenze brevi ancora pendenti per un volume finanziario pari a circa 300 milioni di euro”.

“L’esigibilità dei pagamenti – ha continuato il numero uno del dicastero bianco – sarà a partire dal 18 gennaio e riguarderà tutti i ratei pregressi del 2023, compresi gli emolumenti del mese di dicembre che sono stati autorizzati dalle scuole”.

Valditara aveva detto, infine, che “il Ministero è impegnato a elaborare una soluzione strutturale per risolvere definitivamente il problema della regolarità temporale dei pagamenti che da troppi anni si ripresenta e che in passato ha persino evidenziato ritardi ancora maggiori di quelli registrati in questi mesi”,

Sono passati una decina di giorni dall’avvio dei pagamenti indicati dal numero uno del Mim. Non tutti sembrano però avere ricevuto i compensi arretrati.

Almeno a sentire Anthony Barbagallo, deputato Dem alla Camera: “Sono moltissimi i docenti e il personale ATA in supplenza – ha detto il parlamentare del Pd – che non percepiscono lo stipendio da diversi mesi. I pagamenti sono tardivi e a macchia di leopardo. Il problema non è nuovo agli addetti ai lavori, che ogni anno si trovano a osservare la stessa situazione”.

Secondo il democratico stiamo parlando di “un ritardo incomprensibile, visto che il governo ha per altro incrementato di 150 milioni di euro il fondo per il pagamento delle supplenze brevi e saltuarie con il Dl.179/2022. Erano stati annunciati pagamenti straordinari entro il 20 gennaio ma in molti lamentano ancora di non avere ricevuto nulla“.

Il 9 gennaio Barbagallo aveva anche presentato una interrogazione rivolta al ministro Valditara per chiedere di “spiegare le ragioni dei ritardi nei pagamenti al personale precario, che si aggravano se i lavoratori hanno subito periodi di malattia”.

“I ritardi nel pagamento degli stipendi per il personale precario sembrano ormai una antipatica e sgradevole consuetudine e le organizzazioni sindacali, a più riprese, hanno espresso preoccupazione”, ha detto a ancora il dem.

Alessandro Giuliani

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