Lo stipendio minimo di base di un capo di istituto è più alto rispetto a quello degli insegnanti con 15 anni di esperienza nella maggioranza dei sistemi educativi europei (in 21 per la precisione). La differenza di stipendio è particolarmente elevata in Italia, dove i dirigenti scolastici guadagnano circa il doppio di un insegnante con 15 anni di servizio.
Questo è uno dei dati rilevabili dal Rapporto Eurydice dal titolo “Teachers’ and School Heads’ Salaries and Allowances in Europe, 2021/2022“, pubblicato oggi, 5 ottobre, in occasione della Giornata mondiale degli insegnanti.
L’analisi comparativa offerta dal rapporto è completata da schede nazionali, pubblicate a luglio scorso in formato open data, con informazioni dettagliate a livello di singolo paese, e raccolte congiuntamente dalle reti Eurydice e OCSE/NESLI.
Uno degli aspetti principali che salta immediatamente all’occhio riguarda le differenze piuttosto significative tra i Paesi europei negli stipendi di base degli insegnanti all’inizio della loro carriera, che possono variare da circa 11.000 SPA a 59.000 SPA all’anno, dove SPA sta per standard di potere d’acquisto, un valore fittizio che elimina le differenze dei diversi livelli di prezzo tra i paesi.
Altro dato significativo concerne le differenze di stipendio degli insegnanti dei vari livelli di istruzione: in 10 paesi europei, tutti gli insegnanti neoassunti hanno lo stesso stipendio di base, indipendentemente dal livello in cui insegnano. Tuttavia, in media, gli insegnanti della scuola primaria tendono a guadagnare meno rispetto agli insegnanti della scuola secondaria superiore. Tali differenze sono, nella maggior parte dei Paesi, legate alle differenze nei requisiti minimi di qualifica richiesti per diventare insegnante. Da questo punto di vista, l’Italia rappresenta una eccezione, poiché gli stipendi iniziali di base degli insegnanti del livello secondario sono più alti rispetto a quelli del primario, pur dovendo possedere per tutti, come titolo di accesso alla professione, un titolo di laurea magistrale.
Con riferimento all’aumento degli stipendi nel corso della carriera, anche questo varia notevolmente a seconda del Paese. In Italia, gli insegnanti hanno bisogno di una significativa anzianità di servizio per raggiungere aumenti di stipendio piuttosto modesti (meno del 60%). Nel nostro paese, infatti, gli stipendi iniziali degli insegnanti possono aumentare del 49% solo dopo 35 anni di servizio. Più o meno lo stesso accade in Spagna dove gli insegnanti raggiungono l’aumento massimo (poco più del 40%) dopo ben 39 anni di servizio.
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