Sono una docente precaria, da settembre lavoro con messa a disposizione e non ho ancora ricevuto uno stipendio (tranne la rata speciale del mese di ottobre €196,88). La scuola per la quale lavoro, da anni, ha predisposto i pagamenti correttamente, ad oggi ho 100 euro sul mio conto. So che quasi tutti e tutte i precari/e sono in questa situazione, trovo che sia umiliante e degradante. Io personalmente vorrei farmi sentire, ma soli/e non si arriva da nessuna parte.
Qualcuno/a che lavora senza stipendio, come me, ha voglia di rivendicare i propri diritti, dato che, solitamente, il lavoro prevede una retribuzione? Io le bollette le pago regolarmente e se sforo con i tempi stabiliti è prevista una mora. Per lo Stato che non paga i suoi lavoratori immagino non sia prevista alcuna forma “punitiva”. Fortuna che la legge è uguale per tutti/e.
Silvia Fabbri