A quanto riferiscono i sindacati il tema del contratto scuola sarebbe arrivato in Consiglio dei Ministri, incassando l’ok del Governo Meloni, che spiana la strada agli aumenti e al trasferimento degli arretrati in busta paga sin da dicembre, come concordato negli ultimi incontri tra il ministro dell’istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e le sigle sindacali. La partita economica sembra quindi arrivata al traguardo, restano aperte le questioni strettamente normative del contratto, dalla mobilità alla disciplina delle sanzioni e molto altro.
Al riguardo, il Segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, commenta: “Un passaggio autorizzativo, di natura tecnica, che rende operativa l’intesa sottoscritta alla vigilia della firma del contratto all’Aran. Arretrati degli anni 2018-2022 e aumenti, quelli definiti anche nelle precedenti Finanziarie per il rinnovo contrattuale”.
“Inutile nascondere la gravità della congiuntura internazionale – aggiunge D’Aprile – va però detto che in tutte le democrazie moderne è proprio nei momenti di crisi che si investe sulla scuola e sul sapere. Tema non ideologico ma sostanziale”.
Legge di Bilancio
Intanto nella mattina di oggi 22 novembre si è svolta la conferenza stampa della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha confermato i numeri che sono circolati in questi giorni tra le principali testate giornalistiche. Per la scuola in Legge di Bilancio solo i 94 milioni di euro destinati agli istituti paritari, come anticipato dal nostro vice direttore Reginaldo Palermo. Il resto dei fondi scuola arriverà dal DL Aiuti quater, che ha stanziato 100 mln per il miglioramento dell’offerta formativa, e dagli oltre 300 mln già nel fondo per la valorizzazione del merito predisposto dal precedente Governo.