Tutto come previsto.
I fondi per il pagamento delle supplenze temporanee sono stati accreditati alle scuole solo in questi giorni e il Ministero ha fatto sapere di essere pronto a pagare il 15 di questo mese.
L’annuncio dell’accredito era stato fatto per ben due volte già a dicembre, tanto che in molti uffici di segreteria il personale aveva modificato il proprio piano di ferie proprio per poter consentire la liquidazione delle retribuzioni.
Ma ben poche scuole avevano ricevuto i fondi necessari (poco meno di un centinaio di milioni a livello nazionale).
Noi stessi avevamo dato una possibile spiegazione: il capitolo supplenze del 2013 era pressochè esaurito e per poter pagare tutti gli stipendi si sarebbe dovuto aspettare a gennaio in modo da “caricare” almeno una parte della spesa sull’esercizio 2014.
Ovviamente la prassi di usare fondi di un esercizio finanziario successivo per pagare impegni di spesa degli anni precedenti è del tutto irregolare: se una scuola lo facesse incorrerebbe certamente negli strali dei revisori dei conti (tecnicamente si tratta di un pagamento per “debiti fuori bilancio” espressamente vietato dalle norme della contabilità generale dello Stato).
Ma in questo caso il Mef dovrebbe sanzionare se stesso.
Se davvero si stanno pagando i supplenti con i soldi del 2014, bisognerà aspettarsi che a fine anno il problema si ripresenti nuovamente. Anzi, se nel 2013 erano rimaste da pagare le mensilità di novembre e dicembre, nel 2014 potrebbero rimanere insoluti anche gli stipendi di settembre e ottobre perchè oggi si sta usando il capitolo di spesa, commisurato a 12 mesi, per sanare un debito preesistente.
D’altra parte parte il ministro Carrozza lo ha detto proprio ieri parlando della “vicenda scatti”: è successo un pasticcio. Tra Miur e Mef i pasticci accadono quasi settimanalmente, anche se non sempre vengono alla luce in modo clamoroso come quello della restituzione degli aumenti già liquidati-
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