Un docente laureato, titolare alla secondaria di II grado e al massimo della progressione della carriera (oltre i 34 anni di anzianità di servizio) percepisce uno stipendio tabellare che non supera i 25 euro l’ora. Una giovane maestra neoassunta prende la miseria di 12 euro nette l’ora.
Un docente della scuola secondaria ha un orario settimanale di servizio, durante le 34 settimane di lezioni, di 18 ore da espletare in non meno di 5 giorni da lunedì al sabato. I calendari scolastici regionali prevedono oltre i 200 giorni di lezione, alcune regioni prevedono 204, altre 205 o anche 206 giorni di lezioni da svolgere in classe con gli studenti. Si tratta di 34 settimane piene di lezione che significa un monte ore annuo di 612 ore di lavoro d’aula per ogni singolo docente. Alle 612 ore di servizio svolto in classe, il docente ha l’obbligo di svolgere 40 ore di servizio, ai sensi dell’art.29, comma 3 lettera a), per garantire la partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, ivi compresa l’attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l’informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali, altre 40 ore, ai sensi dell’art.29, comma 3 lettera b), per garantire la partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, di interclasse, di intersezione. Il docente deve garantire anche il servizio durante gli scrutini di ogni fine quadrimestre o trimestre, anche in questo caso si lavora per non meno di 10 ore.
In buona sostanza un docente è impegnato a scuola per non meno di un totale annuo di 702 ore, anche se in realtà esistono tantissime altre ore svolte a scuola, come per esempio il tempo dedicato all’orientamento, o il tempo dedicato a risolvere problematiche con gli studenti o con le famiglie, per non contare il tempo dedicato per gli esami di Stato e le prove scritte e orali degli esami della sospensione del giudizio.
Inoltre c’è il tempo dedicato alla preparazione delle lezioni, alla programmazione, alla preparazione delle verifiche e alla correzione di centinaia di compiti in classe svolti da settembre fino a giugno. Il tempo di queste attività individuali funzionali all’insegnamento è di non meno 300 ore annue.
Quindi facendo un calcolo al ribasso delle ore lavorate in un anno scolastico da un docente. Si arriva a superare le 1000 ore di effettivo lavoro.
Un docente laureato, titolare alla scuola secondaria di II grado e inserito nella classe stipendiale 35, percepisce 34.052,17 euro lordi l’anno che diviso il numero di ore di lavoro effettivamente svolto, ci dà un compenso orario di 34 euro lordi ovvero 24,8 euro netti all’ora.
Un docente di scuola secondaria all’inizio della sua carriera percepisce 21.693,22 euro lordi l’anno e quindi ha un introito di 16,2 euro netti l’ora.
Questa è la situazione stipendiale dei docenti italiani delle scuole secondarie di II grado, percepiscono tra i 16, 2 e 24,8 euro netti l’ora, la cosa si aggrava di più alla scuola primaria dove le ore lavorate sono circa 1200 l’anno e lo stipendio tabellare annuale oscilla da un minimo di 19.996,27 ad un massimo di 29.275,99 lordi. Una maestra elementare in classe stipendiale zero percepisce poco più di 12 euro nette l’ora, mentre una maestra alla fine della carriera percepisce circa 18 euro nette l’ora.
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