Al Ministero dell’Istruzione stanno ragionando sulla possibilità di aumentare lo stipendio degli insegnanti facendo una passo avanti verso l’adeguamento alle cifre europee. Ma un aumento che si aggirasse attorno ai 100 euro non soddisferebbe la classe docente. Si arrivi almeno ai 200 euro. Lo chiedono sulla piattaforma Change.org gli insegnanti, con una petizione lanciata su iniziativa del portale professioneinsegnanti.it
Quali argomentazioni alla base della petizione? Noi insegnanti italiani chiediamo un adeguamento dello stipendio di almeno 200 euro netti mensili ad invarianza degli oneri contrattuali, per recuperare il potere di acquisto fermo, ormai, al 2009 – leggiamo sul portale ProfessioneInsegnanti – E questo a fronte di un aggravio notevole dei oneri burocratici della propria professione, che determina situazioni di stress tali da far considerare, in alcuni casi, la nostra professione quale usurante.
Il confronto tra Italia e resto d’Europa
Ricordiamo, che dal confronto tra l’Italia e gli altri Paesi europei si registra uno squilibrio evidente. Nel nostro Paese un insegnante a inizio carriera oscilla tra i 22.000 e i 29.000 lordi annui (come Francia, Portogallo e Malta), ben lontani dai 50.000 e più che si registrano in Danimarca, Germania, Lussemburgo, Svizzera e Lichtenstein, ma inferiori anche a quelli di Belgio, Irlanda, Spagna, Paesi Bassi, Austria, Finlandia, Svezia, Islanda e Norvegia (tra i 30.000 e i 49.000).