E’ già visibile il cedolino dello stipendio di agosto per il personale scolastico. I soldi sul conto corrente saranno invece accreditati tra qualche giorno, ovvero il 23 agosto.
Tuttavia, come segnalatoci da alcuni lettori, lo stipendio di agosto, che doveva comprendere anche il rimborso 730 non ricevuto a luglio, non contiene i soldi relativi alle attività aggiuntive e quelli delle attività svolte durante gli esami di Stato.
Se nel primo caso non si tratta di una sorpresa, dati i ritardi dell’erogazione del MOF alle scuole, nel secondo caso, invece, i compensi derivanti dall’attività svolta durante gli esami di maturità erano previsti proprio per il mese di agosto.
Invece, sono diverse le lamentele giunte in redazione in tal senso.
Riepiloghiamo i concetti di emissione ed esigibilità.
L’emissione e l’esigibilità rappresentano rispettivamente l’inizio e la fine della procedura relativa al pagamento degli stipendi.
Più precisamente l’emissione corrisponde alla fase in cui NoiPa raccoglie ed elabora tutte le informazioni utili al pagamento.
Esistono 3 differenti tipi di emissione:
L’esigibilità rappresenta invece la data in cui viene effettuato l’accredito del pagamento presso il proprio istituto di credito.
Si tratta quindi della fase in cui l’importo spettante si rende disponibile al beneficiario.
Le date di esigibilità sono le seguenti.
Al 31 dicembre 2018, infatti, è scaduto il contratto e come prevede la legge, in assenza del rinnovo scatta l’automatismo della vacanza contrattuale. L’inflazione del periodo di riferimento calcolata dall’ISTAT è pari al 1,40%, pertanto dal 1 aprile 2019 scatta un aumento del 30% dell’inflazione quindi lo 0.42% della retribuzione di riferimento.
La quale è costituita dallo stipendio base iniziale di livello, corrispondente al primo gradone da 0 a 8 anni di anzianità.
Dal 1 luglio invece sarà corrisposto il 50% dell’inflazione, ovvero lo 0,70% della retribuzione di riferimento.
Ecco quanto segnalato da NoiPa
Come previsto dall’art. 1, comma 440 della legge n. 145/2018 (legge di bilancio 2019), nelle more della definizione dei contratti collettivi nazionali di lavoro e dei provvedimenti negoziali riguardanti il personale in regime di diritto pubblico relativi al triennio 2019-2021, a favore del personale amministrato da NoiPA verrà erogata l’indennità di vacanza contrattuale a partire dal cedolino del mese di aprile, aumentata a partire dal mese di luglio 2019.
Queste cifre saranno erogate fino alla stipula del prossimo contratto scuola 2019-2021
fonte Cisl Scuola (clicca qui)
L’indennità di vacanza contrattuale è un elemento provvisorio della retribuzione che viene erogato dal datore di lavoro (in questo caso lo Stato) nel periodo intercorrente tra la data di scadenza di un CCNL e il suo rinnovo (cosiddetto periodo di vacanza contrattuale).
Si tratta di elemento provvisorio proprio perché la corresponsione di tale indennità deve essere limitata al periodo durante il quale i rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori sono impegnati nel rinnovo di un contratto collettivo nazionale.
Questo elemento provvisorio deriva dall’Accordo Interconfederale del 23 Luglio 1993 (Protocollo di intesa Governo-Sindacati Lavoratori-Associazioni Imprenditoriali sulla politica dei redditi e sull’occupazione, sugli assetti contrattuali, sulle politiche del lavoro e sul sostegno al sistema produttivo)
Cosa significa per i dipendenti della scuola? La misura dell’indennità è pari allo 0,42% dello stipendio tabellare dal 1° aprile e allo 0,7% a decorrere dal 1° luglio 2019.
Per gli stipendi della scuola l’erogazione dell’indennità a partire da aprile comporterà un aumento che, a seconda della qualifica professionale e dell’anzianità di servizio, varierà da un minimo di 5,4 euro ad un massimo di 12 euro.
A partire da luglio l’indennità varierà tra un minimo di 9 euro ad un massimo di 12 euro.
Si ricorda che l’indennità di vacanza contrattuale viene erogata quale anticipazione dei benefici attribuibili all’atto del rinnovo contrattuale, pertanto sarà riassorbita al momento della stipula del CCNL relativo al triennio 2019-2021.
NoiPA mette a disposizione dei suoi utenti il self service “Modalità di riscossione”, la funzionalità che permette di modificare la modalità di accredito dello stipendio.
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Attenzione, però. Così come segnala NoiPA, la concreta variazione della modalità di riscossione dello stipendio ha effetto dal mese successivo a quello della comunicazione su NoiPA (per esempio: se comunichi la modifica nel mese di giugno, il cambiamento avrà esito dal mese di luglio).
Prima di chiudere il tuo conto precedente, verifica sempre l’effettivo accredito dello stipendio sul nuovo conto corrente.
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