Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in un’intervista al Giornale ha illustrato le riforme approvate per migliorare l’integrazione tra istruzione e mondo del lavoro, oltre a interventi cruciali per studenti stranieri e con disabilità, rispondendo anche alle accuse dell’opposizione.
Si parte con la riforma della filiera tecnologico-professionale, approvata dalla Camera, mira a colmare il divario tra scuola e industria, seguendo l’esempio delle nazioni più avanzate. Valditara critica l’opposizione per il suo approccio conservatore, sottolineando l’importanza di modernizzare il sistema educativo italiano.
Nel Decreto Scuola, inoltre, è stata introdotta la figura dell’insegnante di sostegno per i nuovi italiani, una misura fondamentale per ridurre l’alto tasso di dispersione scolastica tra i giovani stranieri di prima generazione. Valditara spiega che un insegnante specifico sarà incaricato di insegnare la lingua italiana a chi ne ha bisogno, seguendo le migliori pratiche europee.
Per quanto riguarda gli studenti con disabilità, il governo ha specializzato 85mila insegnanti di sostegno grazie a Indire. Dopo due decenni, finalmente le famiglie possono richiedere la continuità didattica, mantenendo lo stesso insegnante di sostegno se ritenuto adeguato.
Un’altra iniziativa significativa è il rafforzamento dell’offerta didattica nel Centro-Sud, con risultati positivi evidenziati dall’indagine Invalsi. Grazie ad Agenda Sud, il recupero nel Meridione è stato superiore rispetto al Nord. È in corso anche l’implementazione di Agenda Nord, mirata a sostenere le scuole delle periferie urbane del Settentrione, dove i tassi di dispersione sono comparabili a quelli del Mezzogiorno.
Rispondendo alle accuse di promuovere una “vulgata turbo-capitalista“, Valditara sottolinea l’importanza di una politica basata sul buonsenso e soluzioni pratiche, criticando l’approccio ideologico della sinistra.
Il ministro ha inoltre vietato l’uso dei cellulari nelle scuole fino alle medie, ritenendo che tablet e computer, se usati sotto la guida dei docenti, siano strumenti più efficaci. Il diario cartaceo rimane fondamentale, e a settembre il Parlamento discuterà del voto di condotta e dei voti alle elementari.
Infine, il piano estate coinvolge 950mila studenti e 5500 scuole in attività ludiche e di recupero scolastico, offrendo un punto di riferimento per le famiglie meno abbienti durante la chiusura delle scuole. Questa iniziativa fornisce una grande opportunità per i giovani e un supporto essenziale per chi non può permettersi vacanze estive.
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