Fine degli ingressi scaglionati a Bari e nell’area circostante. A partire dal 3 novembre le scuole superiori dell’area metropolitana barese toneranno all’ingresso unico a scuola. A favorire questa decisione della prefettura di Bari, il monitoraggio degli ultimi dieci giorni, ma soprattutto le richieste del mondo della scuola che chiedeva a gran voce di abolire il doppio turno.
Qualche settimana fa oltre 2mila studenti erano scesi in piazza nel centro barese per protestare contro l’ingresso scaglionato e anche il presidente dell’Anp Puglia Romito si era apertamente schierato contro l’ordinanza. Alla base di quest’opposizione, i disagi dei ragazzi costretti ad entrare in classe alle 9.40 e la conseguente presenza alle lezioni fino alle 16, ma anche i problemi dei trasporti, con corse mancanti e ragazzi costretti ad affollare i mezzi per poi attendere il proprio ingresso davanti la scuola.
Il tavolo con ufficio scolastico, Comune, Città metropolitana, Regione, Asl e società di trasporto ha portato a questa decisione. La percentuale di vaccinati è alta, i numeri dei contagi sono infatti al momento contenuti, e le classi in quarantena sono al momento 6 (4 alle superiori, 2 alle elementari). Tornare all’ingresso unico implica la modifica di alcuni aspetti, come l’implementazione dei mezzi del secondo turno alla fascia oraria unica. Servirà maggiore cautela perché i mezzi saranno pieni all’80% con relative misure di sicurezza. Dal 3 novembre, data di inizio del nuovo regime, verrà effettuato un nuovo monitoraggio.
Perplessa la Flc Cgil Puglia: “Restano del tutto incomprensibili i motivi che hanno indotto i componenti del tavolo prefettizio ad adottare una scelta così drastica e prorogata, peraltro, sino al tre novembre. In particolare non si comprende cosa giustifichi la misura dell’ingresso posticipato alle ore 9,40 per il 25% della popolazione scolastica fino al tre di novembre atteso che, da quella data, la capienza dei mezzi di trasporto rimarrà comunque limitata all’80 per cento della capienza massima di ciascun mezzo. Come dire: davvero è credibile che al 75% di capienza scatta l’obbligo dello scaglionamento mentre con l’80% di capienza, limite per altro già preesistente, si possa giustificare il ritorno al turno unico? E soprattutto: è davvero impensabile che dal 3 novembre e sino alle festività natalizie, non si possa garantire, se non altro a titolo risarcitorio e, soprattutto, di maggior sicurezza, un raddoppio delle corse per studentesse e studenti?
Anche la Cisl scuola ha commentato la decisione: “Accogliamo con grande soddisfazione la decisione” della prefetta Antonella Bellomo “di revocare, a partire dal prossimo mese, l’ordinanza che aveva introdotto il doppio turno di inizio delle lezioni nelle scuole superiori di Bari e provincia, che stava creando disagi notevoli sia alla popolazione studentesca e alle loro famiglie sia al personale scolastico. La Cisl di Puglia e di Bari insieme alle categorie della Cisl Scuola e dei trasporti Fit Cisl, sin dal primo giorno di adozione di questa ordinanza avevano sollevato in tutti i tavoli istituzioni e a mezzo stampa, forti dubbi sull’efficacia di questa misura così fortemente impattante sull’organizzazione didattica, sui tempi di studio e di vita privata degli studenti nondimeno sulle misure messe in campo dalle aziende dei trasporti, per gestire il flusso di pendolari nelle due fasce orarie, finiti in un vero e proprio corto circuito tra i tempi di scuola e i tempi di partenza o ritorno dalle proprie residenze”,
“Continuiamo ad insistere prosegue la Cisl – che la migliore soluzione sia quella di utilizzare al meglio ogni euro, e sono tanti, messi a disposizione dal Governo centrale attraverso la Regione Puglia, per aumentare le flotte e le corse aggiuntive, anche laddove necessario attraverso il ricorso ad operatori privati, per offrire alla popolazione studentesca una fruizione dei mezzi pubblici di trasporto su gomma e su ferro, che li garantisca la massima sicurezza possibile”.
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