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Stop al “caro-libri”

Nel tentativo di contribuire a contenere i costi, il decreto stabilisce che i testi potranno essere aggiornati solamente per obiettive necessità, legate, per esempio, a nuovi risultati della ricerca scientifica o da significative innovazioni didattiche.
Il prezzo massimo complessivo dei libri di ciascun anno di corso della scuola media inferiore sarà fissato con riferimento ai prezzi medi di listino del 1999-2000. Nell’adottare i libri di testo, dunque, i collegi dei docenti dovranno fare attenzione anche ai costi dei singoli volumi; si potrà superare il prezzo massimo indicato dal decreto, ma, in tal caso, la loro delibera del collegio dei docenti dovrà essere approvata anche dal consiglio d’istituto.
Il provvedimento definisce anche nuovi criteri per la compilazione dei libri.
L’autonomia – precisa un comunicato ministeriale – consente una diversificazione dei percorsi didattici e quindi impone libri di testo più snelli ed essenziali, magari anche divisi in fascicoli e dispense ed integrati con supporti informatici e multimediali.
Ma le "promesse" del Ministero, per il futuro, sembrano non allettare più di tanto le Associazioni dei consumatori. E’ di questi giorni la notizia secondo la quale  la Confconsumatori ha inviato una lettera di protesta al Presidente della Corte Costituzionale ed ai Presidenti delle Commissioni di camera e Senato per denunciare la ”mancata integrale applicazione dell’art. 34 della Costituzione”: l’associazione ritiene, infatti, che far pagare i libri di testo agli alunni di scuola media inferiore (si calcola che per questa voce si spendano in Italia 1000 miliardi l’anno) rappresenti una palese violazione del principio della gratuità della scuola dell’obbligo oltre che una disparità di trattamento fra alunni di scuola elementare e studenti della media.
Intanto, anche per dimostrare che l’Amministrazione scolastica è attenta ai problemi della lettura e della diffusione del libro, il Ministero ha confermato che sono in arrivo stanziamenti significativi per incrementare e migliorare le dotazioni delle biblioteche scolastiche dalle elementari alle superiori.

Reginaldo Palermo

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