Sì al divieto di uso di cellulare per i minori di quattordici anni e all’iscrizione sui social media per i minori di sedici: questa la richiesta contenuta in una petizione lanciata da personalità di primo piano del mondo della pedagogia, dell’educazione e della cultura, della psicologia dell’arte e del cinema.
Da Daniele Novara ad Alberto Pellai, da Pierfrancesco Favino a Carlotta Natoli, sono tante e in aumento le persone che chiedono al governo di “impegnarsi per far sì che nessuno dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze possa possedere uno smartphone personale prima dei 14 anni e che non si possa avere un profilo sui social media prima dei 16”.
“Chiediamo al Governo italiano di impegnarsi per far sì che nessuno dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze possa possedere uno smartphone personale prima dei 14 anni e che non si possa avere un profilo sui social media prima dei 16. Aiutiamo le nuove generazioni”; questo il grido delle personalità che hanno firmato.
“È ormai chiaro che prima dei 14 anni avere uno smartphone personale possa essere molto dannoso così come aprire, prima dei 16 anni, un proprio profilo personale sui social media” si legge nell’appello, che vede Daniele Novara ed Alberto Pellai come primi firmatari. “I fatti lo dimostrano: nelle scuole dove lo smartphone non è ammesso, gli studenti socializzano e apprendono meglio. Prima dei 14-15 anni, il cervello emotivo dei minori è molto vulnerabile all’ingaggio dopaminergico dei social media e dei videogiochi”.
Nell’appello viene anche chiarito che “La nostra non è una presa di posizione anti-tecnologica ma l’accoglimento di ciò che le neuroscienze hanno ormai dimostrato: ci sono aree del cervello, fondamentali per l’apprendimento cognitivo, che non si sviluppano pienamente se il minore porta nel digitale attività ed esperienze che dovrebbe invece vivere nel mondo reale”.
Ecco alcune delle personalità famose che hanno sottoscritto l’appello:
Stefano Accorsi, attore
Sonia Bergamasco, attrice e regista
Marco Bonini, attore
Valeria Bruni Tedeschi, attrice e regista
Francesca De Martino, attrice
Paolo Calabresi, attore e conduttore
Maria Pia Calzone, attrice
Paola Cortellesi, attrice e regista
Pierfrancesco Favino, attore
Anna Foglietta, attrice
Claudia Gerini, attrice
Valeria Golino, attrice e regista
Edoardo Leo, attore e regista
Valentina Lodovini, attrice
Giorgio Marchesi, attore
Vinicio Marchioni, attore
Paola Minaccioni, attrice e conduttrice radiofonica
Carlotta Natoli, attrice
Claudia Pandolfi, attrice
Vittoria Puccini, attrice
Luisa Ranieri, attrice e conduttrice televisiva
Alba Rohrwacher, attrice
Francesco Bolo Rossini, attore e regista
Fabrizia Sacchi, attrice
Vanessa Scalera, attrice
Greta Scarano, attrice
Stefano Scherini, attore
Francesco Scianna, attore
Pietro Sermonti, attore
Thomas Trabacchi, attore
Luca Zingaretti, attore
Dopo averlo annunciato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara con una argomentata circolare, supportata da importanti studi e ricerche internazionali, ha disposto “il divieto di utilizzo in classe del telefono cellulare, anche a fini educativi e didattici, per gli alunni dalla scuola d’infanzia fino alla secondaria di primo grado, salvo i casi in cui lo stesso sia previsto dal Piano educativo individualizzato o dal Piano didattico personalizzato“.
Le motivazioni addotte sembrano di alto profilo scientifico. Molte ricerche internazionali, si legge nella circolare, hanno evidenziato una correlazione significativa tra l’uso del cellulare in classe, anche a scopo educativo, e il rendimento scolastico degli studenti.
Un’analisi approfondita – spiega ancora il Ministro – è stata presentata nel Rapporto Unesco “Global Education Monitoring Report 2023: Technology in Education: A Tool on Whose Terms?”, che sottolinea come i dati delle valutazioni internazionali, tra cui il Programma per la valutazione internazionale degli studenti (PISA), mostrino un legame negativo tra l’uso eccessivo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) e il rendimento degli studenti. In 14 Paesi, è stato riscontrato che la vicinanza ai dispositivi mobili distragge gli studenti, influenzando negativamente il loro apprendimento.
Nel Rapporto OCSE PISA 2022 (Volume II) “Learning During — and From Disruption”, emerge chiaramente che gli smartphone sono una fonte di distrazione, specialmente per gli studenti che li utilizzano frequentemente a scuola, con un impatto negativo sull’attenzione durante le lezioni di matematica.
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