Oggi pomeriggio, 22 aprile, saranno consegnate al Ministero dell’Istruzione 24.000 firme raccolte per dire #StopTikTok. A queste firme si aggiungono altre 10.000 raccolte in Germania.
Alla consegna sarà presente Massimo Gandolfini, presidente del Family Day.
I tre punti fondamentali per i quali 24.000 cittadini, più i 10.000 tedeschi, hanno firmato sono sintetizzabili così:
rivedere le policy di sicurezza;
innalzare a 16 anni l’età minima di accesso;
chiedere al Ministero dell’Istruzione di inserire nel Patto di corresponsabilità la formazione per i genitori.
I promotori fanno pure sapere che il Garante è in contatto con loro, mentre il Mi ha recepito le istanze. Inoltre nella istanza si fa pure presente che la politica si è mobilitata con il ddl Pillon sulle sanzioni da prevedere riguardo le piattaforme che come tik-tok istigano al suicidio bambini e ragazzi!
Da qui anche l’impegno di “Non Si tocca la famiglia” che continua la sua attività, come afferma Giusy D’amico, presidente dell’associazione, ampliando “il tavolo delle trattative con le istituzioni, per tutelare i bambini dalle trappole della rete”. E dunque, spiega sempre D’amico, “proseguiremo le interlocuzioni rivelatesi proficue con tutti i soggetti coinvolti, perseguiremo ogni via possibile per raggiungere l’obiettivo di tale impegno”.
Il Miur riconosce il valore della formazione dei genitori, sui rischi della rete, tanto da proporne l’inserimento nel patto di corresponsabilità, come richiesto nella petizione #StopTikTok.
Per ogni riferimento: https://www.facebook.com/694599627255808/posts/3892796750769397/
https://citizengo.org/it/fm/200470-tiktok-challenges-basta-lucrare-sulla-vita-dei-bambini