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Strafalcioni maturità, Edoardo Prati: “Ennesimo tentativo di ridicolizzarci. Sulla gaffe di Sangiuliano nessun servizio al tg”

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Come ogni anno, anche dopo l’inizio della maturità 2024 il portale Skuola.net ha raccolto i vari strafalcioni commessi dagli studenti nelle prove, scritte e orali. Si tratta di una carrellata di affermazioni improbabili, da “stretto di Gargamella” al posto di “Stretto dei Dardanelli” a Giuseppe Garibaldi autore della Divina Commedia.

A commentarli stavolta è stato Edoardo Prati, giovanissimo influencer culturale classe 2004. Ecco le sue parole molto sarcastiche: “Ennesimo tentativo di ridicolizzare una generazione. Notiziona, atto grave, come dire che Cristoforo Colombo scoprì l’America influenzato da Galileo Galilei, ma su questo non ne faremo mai un servizio di telegiornale”. Il riferimento è chiaramente alla recente gaffe del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

“La dialettica è sempre quella: presentare i ventenni come una mandria di idioti”

“La dialettica è sempre quella: presentare i ventenni come una mandria di idioti facendo così credere loro di essere degli idioti e presentandoli come tali alla classe dirigente. Questo è preoccupante, i ventenni non vengono interpellati se non per diventare intrattenimento per i vecchi. Adulti, secondo questa cultura, non è solo indicativo dell’età, ma è anche giudizio di valore. Adulto, se rapportato al giovane, è automaticamente positivo. Questo è ridicolo, un sacco di noi parlano sui social di argomenti intelligenti, con la loro freschezza e la loro capacità di essere innovativi. Quindi riprendiamoci, grazie”, ha concluso.

I docenti non sono immuni

Gli strafalcioni, in ogni caso, non sono stata un’esclusiva degli studenti: anche i professori hanno vacillato. È il caso, per dire, di un commissario d’esame che non ha saputo riconoscere l’iconica foto del suddetto padre della psicoanalisi – Freud – utilizzata come spunto di partenza del colloquio. O di un’altra docente che si è resa artefice di una sorta di “revisionismo scientifico”, affermando che “le centrali nucleari funzionano a combustione”. Per inciso, non era la sua materia.