Chi dice che negli Stati Uniti molto spesso si esagera, probabilmente spesso non sbaglia. Come commentare, altrimenti, la richiesta record di risarcimento danni formulata ufficialmente dalla famiglia di una bambina di sei anni sopravvissuta alla strage di 20 minori giovanissimi e sei adulti della scuola Sandy Hook Elementary School di Newtown, in Connecticut, del 14 dicembre scorso, compiuta dal 20enne Adam Lanza?
Citando in giudizio lo stesso istituto scolastico, il dipartimento dell’Istruzione e il commissario all’educazione dello Stato del Connecticut, che non avrebbero preso provvedimenti per proteggere i minori da danni prevedibili, i legali della famiglia della bambina hanno infatti chiesto ben cento milioni di dollari di risarcimento.
A fornire le motivazioni della richiesta è stato Irving Pinsky, il legale della famiglia, secondo il quale la bambina, identificata come “Jill Doe”, avrebbe subìto “traumi emotivi e psicologici e lesioni, la cui natura e la cui portata sono ancora da stabilirsi”, si legge sulla denuncia depositata in procura.