Categorie: Attualità

Strage di Parigi, Giannini: lunedì in scuole e università un minuto di silenzio

Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha pubblicato un messaggio, sul proprio profilo Facebook, riguardo i gravi fatti accaduti ieri a Parigi.

Il messaggio contiene anche un invito alla riflessione, da svolgere lunedì nelle scuole, per docenti, studenti e genitori su quanto accaduto.

 

https://twitter.com/MiurSocial/status/665536896009945088

 

Ecco l’intero messaggio del Ministro su Facebook:

I gravissimi fatti di Parigi rappresentano un attacco al cuore dell’Europa senza precedenti. Un attacco al quale dobbiamo subito dare una risposta, innanzitutto educativa e culturale. ‪#‎PorteOuverte‬, Porta Aperta, è stata la parola d’ordine lanciata sui social network dai cittadini di Parigi subito dopo gli attacchi terroristici, per offrire un riparo a chi era in strada terrorizzato. Una reazione di grande civiltà e coraggio.

Porta Aperta deve essere anche la nostra risposta. Non possiamo restare indifferenti, paralizzati e chiuderci nelle nostre paure. Per questo, invito le scuole, le università, le istituzioni dell’Alta formazione artistica e musicale a dedicare, nella giornata di lunedì, un minuto di silenzio alle vittime della strage parigina e almeno un’ora alla riflessione sui fatti accaduti. Porte Aperte significa anche coinvolgere la cittadinanza, le famiglie.

Le nostre scuole, le nostre università, i nostri centri di ricerca sono il primo luogo dove l’orrore può essere sconfitto, a diversi livelli di consapevolezza, che resta l’antidoto più efficace di fronte alla violenza e a questa guerra senza frontiere e senza eserciti.

I nostri ragazzi hanno il diritto di sapere, di conoscere la storia, di capire da dove nasce ciò che stiamo vivendo in queste ore. Il nostro patrimonio di valori può essere difeso solo se le nuove generazioni sono aiutate ad uscire dall’indifferenza. Non possiamo cambiare ‘canale’ davanti a queste immagini di morte. Dobbiamo parlarne con i nostri studenti e aiutarli a capire che c’è e ci potrà sempre essere un principio di ricostruzione della nostra identità in cui credere e riconoscersi. E dobbiamo aiutarli a rifiutare, oggi più che mai, qualsiasi tentazione xenofoba o razzista. È già successo tante volte nella storia, siamo figli e nipoti di persone che hanno dato la vita per affermarlo. L’educazione è il primo spazio in cui riaffermare i nostri valori, le nostre radici, quindi la nostra libertà.

Grazie ragazzi, grazie insegnanti, professori e ricercatori per il vostro impegno e per la vostra testimonianza.

Redazione

Articoli recenti

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024