Una vera e propria strage, la più grave che coinvolge una scuola degli ultimi anni. Un ragazzo di diciotto anni ha ucciso diciotto bambini e due insegnanti in una scuola di Uvalde, nel Texas. Decine e decine sono invece i feriti, alcuni in gravi condizioni e anche due poliziotti.
Una follia che ha lasciato sgomenti in un Paese che purtroppo non è nuovo questo tipo di episodi. Il killer è stato ucciso dai poliziotti, ma prima di ciò ha potuto agire praticamente indisturbato. Ha parcheggiato la sua auto a pochi metri dalla scuola, e con indosso una felpa nera col cappuccio alzato e delle armi in mano (un mitragliatore o una pistola e un fucile, non è chiaro), ha presto cominciato a fare fuoco tra la folla.
La Robb Elementary School è un grande istituto che ospita circa 600 studenti e le telecamere lo hanno inquadrato mentre si avvicinava al mucchio. L’intervento rapido delle forze dell’ordine ha permesso di affrontare il killer e di ucciderlo.
Non è ancora chiaro il movente di tale insano gesto, Salvador Ramos (questo il nome dell’assassino) aveva anche ucciso la nonna prima di recarsi nella scuola che lui stesso aveva frequentato. Una scuola a forte impronta ispanica (siamo al confine col Messico) e non è escluso che il movente sia di origine razziale.
Il presidente Biden, appresa la notizia, ha chiesto alla politica statunitense di affrontare nuovamente il problema del possesso delle armi ai cittadini del suo Stato.
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