All’incontro, che si terrà il 22 ottobre, alle ore 18, presso la Libreria Montecitorio di Roma (Piazza di Montecitorio n° 60), prenderanno parte la psicologa Virginia Garda, Ferdinando Pellegrino, psichiatra e psicoterapeuta, Carla Massi, responsabile settore "sanità" del quotidiano "Il Messaggero", e Luigi Acanfora, neurologo, psichiatra, neuropsichiatra infantile nonché curatore del libro "Come logora insegnare – Il burn out degli insegnanti", pubblicato nella collana Esperienze delle Edizioni Magi (pagg. 200 – Euro 11,50).
Lo stress da lavoro definito burn-out esprime il disagio di chi, dopo aver investito molto in un’attività lavorativa e sentendosi demotivato, scoraggiato, incapace di agire, assume un atteggiamento difensivo e rischia di perdere efficienza sul piano professionale.
In una interessante recensione del volume, la sociologa Lidia Concilio e il già citato Fabrizio Pellegrino sottolineano come "in questi ultimi anni la scuola è stata, ed è tuttora, protagonista di profondi e spesso incomprensibili cambiamenti. Tali cambiamenti sono più o meno naturali: riforme dettate dall’alto miranti, il più delle volte, al consenso politico che ad esigenze sociali e culturali; mutamenti del mercato del lavoro che costringono la scuola ad avere come principale obiettivo la formazione professionale e guardare meno all’educazione e alla crescita culturale".
"Tali cambiamenti", proseguono gli estensori della recensione, "hanno sicuramente influito più o meno negativamente sulla figura dell’insegnante, sul suo ruolo e sulla sua funzione (…) E’ su di lui che si riversano tutte le aspettative e si esercitano forti pressioni – da parte delle famiglie, di varie istituzioni, del mondo del lavoro, dell’opinione pubblica in generale e degli studenti -; è l’insegnante che deve trasformare in realtà quelle che sono riforme solo sulla carta, che deve soddisfare le aspettative di tutti nella maniera più efficace ed efficiente possibile, senza mai perdere di vista il proprio ruolo istituzionale".
Con tali premesse ci si chiede quanto l’insegnante possa essere stressato dal suo lavoro e in che misura e modalità riesce a controllare i fattori di stress. Una ricerca condotta su insegnanti di scuole elementari e di istruzione secondaria di I e II grado, pubblicata sul volume "Come logora insegnare", fa emergere che il 55% dei docenti avverte l’ansia e la tensione emotiva pur mantenendo alta la considerazione che hanno del proprio lavoro. Il 32% degli intervistati parla di "fatica" dovuta anche ad un eccessivo carico di lavoro. Gli insegnanti vorrebbero avere più tempo da dedicare ai propri alunni anziché al lavoro di tipo "burocratico". Inoltre, il 61% dei docenti coinvolti nella ricerca si sente scarsamente retribuito. Da non sottovalutare il dato relativo al diffuso senso di disagio e di emarginazione avvertito dagli insegnanti di sostegno.
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