Nella medicina del lavoro lo stress lavoro-correlato può essere definito come la percezione di squilibrio avvertita dal lavoratore quando le richieste dell’ambiente lavorativo eccedono le capacità individuali per fronteggiare tali richieste, portando inevitabilmente nel medio-lungo termine ad un vasto spettro di sintomi o disturbi che vanno dal mal di testa, ai disturbi gastrointestinali e/o patologie del sistema nervoso come disturbi del sonno, nevrastenia, sindrome da fatica cronica fino a casi di burn-out o collasso nervoso.
Si riportano di seguito 7 danni fisici derivanti da prolungati tempi di stress da lavoro correlato:
- Polmoni. Uno studio rivelato da una università brasiliana ha dimostrato che esiste una relazione tra lo stress e l’asma. I polmoni diventano più deboli in una condizione di stress.
- La tensione permanente provocata da alti livelli di stress può portare ad un aumento dei livelli di colesterolo, pressione sanguigna e trigliceridi.
- Occhi. Uno studio tedesco ha dimostrato una relazione tra l’eccesso di stress fisico ed emotivo e un tremore degli occhi, causato da una sollecitazione di uno specifico muscolo.
- Fegato. L’accumulo di ormoni dello stress provoca alterazioni in alcune cellule che si trovano nel fegato, responsabili della distruzione degli epatociti.
- L’eccesso di stress aumenta la produzione di cortisolo il quale, se presente in eccesso, può influire negativamente sul nostro cervello.
- Reni. L’eccesso di cortisolo porta ad un aumento della escrezione renale di fosfato, che può a sua volta causare debolezza muscolare e rachitismo.
- Intestino. Quando lo stress aumenta, il nostro colon si espone a problemi e può provocare sintomi come gas, dolore addominale e infiammazione