Attimi di panico in una scuola di Palermo, l’istituto comprensivo di Santa Flavia: uno studente 13enne si è sentito male ed ha avuto un arresto cardiaco in bagno. Ora, come riporta Fanpage.it, è ricoverato in gravi condizioni e intubato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale dei Bambini.
Il ragazzo è stato soccorso subito prima dai professori e dal personale Ata, poi dai sanitari del 118 intervenuti tempestivamente. I primi a soccorrere l’alunno sono stati proprio gli insegnanti che, diretti dai medici della sala operativa del 118, hanno praticato il massaggio cardiaco, come riporta Il Giornale Di Sicilia. La fortuna ha voluto che un’ambulanza avesse appena concluso un intervento nelle vicinanze ed è intervenuta nel giro di pochissimi minuti. Il 13enne è stato intubato sul posto e defibrillato.
Dopo diverse manovre la dottoressa Anna Calcaterra e gli infermieri del 118 sono riusciti a far ripartire il cuore dell’adolescente, che è arrivato all’ospedale dei Bambini già stabilizzato ma in condizioni comunque molto gravi.
Dopo il ricovero è stato subito sottoposto a Tac e risonanza magnetica. La prognosi è riservata. I medici stanno tentando di comprendere quali possano essere state le cause dell’improvviso malore. La speranza è che non ci siano danni dovuti al prolungato arresto cardiaco.
Per chiarire cosa sia accaduto di preciso i carabinieri stanno sentendo gli insegnanti e i compagni di classe del 13enne. I genitori sono arrivati all’ospedale dei Bambini e stanno attendendo l’esito degli esami.
Cosa succede a scuola in questi casi? Come soccorrere qualcuno? L’apparecchiatura da usare, il defibrillatore esterno automatico, deve essere localizzata nei pressi della cassetta adibita al primo soccorso, riferiscono le linee guida del Ministero dell’Istruzione. Può farne uso, in casi di emergenza, anche il personale non medico specializzato in massaggi atti alla rianimazione o polmonari: a tal proposito, l’art. 3 della L. n. 116 del 4 agosto 2021, modificando la L. n. 120 del 3 aprile 2001, stabilisce che “L’uso del defibrillatore semiautomatico o automatico è consentito anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardiopolmonare. In assenza di personale sanitario o non sanitario formato, nei casi di sospetto arresto cardiaco è comunque consentito l’uso del defibrillatore semiautomatico o automatico anche a chi non sia in possesso dei requisiti di cui al primo periodo. Si applica l’articolo 54 del codice penale a colui che, non essendo in possesso dei predetti requisiti, nel tentativo di prestare soccorso a una vittima di sospetto arresto cardiaco, utilizza un defibrillatore o procede alla rianimazione cardiopolmonare”.
Tale norma, in ogni caso, con riferimento allo scriminante dello status di necessità assoluta previsto dall’art. 54 del Codice penale, prevede l’utilizzo del DAE anche da personale non formato. Resta in ogni caso consigliato il corso BLSD (Basic Life Support & Defibrillation) per illustrare le azioni e le manovre di primo soccorso da attuare tempestivamente in situazioni di emergenza e in caso di arresto respiratorio e/o cardiaco.
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